Questo è solo l’inizio. I produttori di fango seriali mettano il cuore in pace…

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Figurarsi della perfetta riuscita di una inaugurazione con tanto di Presidente della Repubblica che viene ad Agrigento ad incoraggiare una terra che da alcuni stupratori seriali cerca di essere vilipesa quotidianamente e ad ogni piè sospinto.

Il Presidente è stato chiaro: “Anche dalle lontane periferie si può dare inizio ad una svolta che possa portare benessere e guardare al futuro con grande ottimismo…”

Nessuno nasconde i problemi seri che regnano sovrani ad Agrigento, ma è pur vero che non dovrebbe essere consentito a nessuno di sputare fango a destra e a manca, a tutto e a tutti, e denigrare e offendere una città che non solo è fra le più belle al mondo (ribadiamo: al mondo) ma che dovrebbe tenere lontano, molto lontano certa gentaglia, una (certa) stampa misera e meschina, pluripregiudicati moralisti del kaiser, nani dalla dubbia moralità e così via dicendo.

I problemi, come ha detto il presidente Schifani, ,si risolvono insieme, senza creare fazioni, guelfi e ghibellini, una che accusa e l’altra che ripiega. Occorre l’unione di tutti.

Certo, la giornata odierna, per i detrattori e odiatori seriali non è stata certo delle migliori. Una giornata che ha li spazzati via come la peggiore delle immondizie. I carnefici giurgintani sono stati serviti da una giornata che la “più bella città dei comuni mortali” difficilmente dimenticherà.

Ma per questa gentaglia il vero grande problema deve ancora venire. I fatti, i successi, le manifestazioni e il popolo di gente che verrà ad Agrigento seppellirà come cadaveri in putrefazione questa fanghiglia che le ha tentate tutte pur di sporcare Agrigento e i suoi cittadini perbene. Veri e propri aguzzini che in larga parte sono stati aiutati da una certa stampa assolutamente compromessa e di regime.

Irene Carmina e Accursio Sabella sono due giornalisti di “Repubblica”. Già questo basta e avanza per comprendere con quali intenzioni sono venuti ad Agrigento. Ma vado oltre. Due produttori di una notizia falsa letteralmente inventata dalla loro fantasia. Scrivono in un pezzo di oggi che la Fondazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura è stata commissariata. Il tutto perchè ieri il presidente della Regione Renato Schifani è piombato ad Agrigento, in Prefettura, per una riunione operativa che possa coinvolgere tutti per raggiungere una finalità che tutti auspichiamo e che non è poi così remota: la riuscita di questa spettacolare ed unica opportunità. Il presidente Schifani non solo ha negato l’esistenza di un commissariamento ma ha invitato tutti a stare uniti e lavorare per il bene comune.

Un sogno, ahimè, svanito solo nelle loro menti.

Un’altra penna stellare, quella di Gian Antonio Stella, invece di guardare le travi che stanno bruciando Roma e il suo Giubileo (i lavori dopo oltre un mese sono ancora al 30%) preferisce la periferia, il sobborgo, la lontana Agrigento per spulciare il peluzzo e scrivere per scrivere anche egli una cazzata grande come un macigno. In uno dei suoi articoli, oltre a ricordare agli agrigentini che manca l’acqua e che i cartelli dell’Anas sono sbagliati (ma quanto è lungimirante???) ha scritto che il disastroso concerto del Volo ha visto protagonisti gli spettatori ferragostani tutti impupati con tanto di pellicce. Ma quando Mai? Ma perchè ha scritto una falsità così misera? Cosa lo ha spinto a scrivere una idiozia così bella e buona?

E poi, penosi, quei servizi di giornali ed emittenti nazionali che hanno fatto vedere le criticità di Agrigento, come se fossero venuti qui a parlare di acqua e strade interrotte invece di osannare un evento di statura internazionale.

Un ultimo pensiero va ai nostri bravi detrattori. Avete letto in questi giorni, dove gli articoli ad orologeria si sono succeduti con tempi davvero svizzeri, quante scemenze sono state dette e scritte pur di denigrare una città che ha la sola “colpa” di aver vinto un evento che alcuni anni addietro è stato partorito da un governo e un ministro del Partito con Falce e Martello. Agrigento ha anche dovuto subire questa ulteriore onta: avere una amministrazione di Centro Destra.

Dicevamo i detrattori. Che pena che fa un noto pluripregiudicato agrigentino che gira con un camion convinto che il Presidente Mattarella potesse dare conto ai suoi latrati. Fa i video, si eccita provando orgasmi come fossero di natura sessuale e sbrodola nel suo liquame. Lui parla, lui si sente e lui gode (senza fare sesso, però…). E quando sbraita si rivolge al Presidente convinto che il buon Mattarella gli cali la testa come u pupu di Cipolla!!! Mischinu…

Un altro mischinu è uno dei principali detrattori agrigentini, forse il peggiore (per un assessorato non ricevuto), e si chiama Di Rosa Giuseppe e rappresenta la “legalità” di Codacons nella provincia di Agrigento. Sputa lerciume da almeno un anno contro Agrigento Capitale Italiana della Cultura; ne ha dette di tutti i colori, fango su fango su fango su fango; della peggiore specie. Prega affinchè arrestino tutti, prega e fa le macumbe (unitamente ad altri detrattori di infimo ordine) affinchè questo evento non guardi la luce, prega per il fallimento di tutto e di tutti pur di mandare a casa un sindaco che gli ha voltato le spalle e non gli ha dato il contentino. Con quel contentino ancora currissi (sarebbe giunto in America).

Nonostante ciò, stamattina vestito come prevedono le feste comandate , si è presentato in teatro per assistere alla manifestazione che per lui era, è e sarà per sempre un disastro, un cancro da abbattere perchè l’Agrigento che “ama” (vi rendete conto vero?) non può e non deve avere momenti di assoluta gloria come quello di stamattina. Non si sa se invitato da qualcuno (un altro gravissimo errore che nessuno reclama) oppure nella qualità di “giornalista”, visto che lui non lo è ma che non sa nemmeno quale differenza c’è tra un giornalista pubblicista, giornalista professionista o un praticante. Ascoltare le spiegazioni che ha dato nei giorni scorsi su chi è un giornalista o un pubblicista è stato semplicemente raccapricciante. Uno spaccato di ignoranza (che sconosce) di pregiata fattura. E si sente editore, creatore e giornalista di punta di un blog dai connotati fortemente satirici. Eppure era li, in quel fango fatto di ladri, disonesti, delinquenti, tangentari, colletti bianchi e neri, tanto ben descritti da lui in questo ultimo anno. Senza vergognarsi.

Evidentemente si sentiva a proprio agio…

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