In merito all’articolo che è stato pubblicato in data odierna su una presunta chiusura dei locali a Realmonte, Città della Scala dei Turchi, per mancanza d’acqua, interviene il sindaco Sabrina Lattuca che smentisce tale circostanza.
“L’amministrazione pur vicina alle attività e ai cittadini nell’emergenza idrica che ha colpito la regione Siciliana, smentisce che a Realmente Città della Scala dei Turchi i locali chiudono per mancanza di acqua – scrive il primo cittadino realmontino – Ringrazio il Direttore Cocina che tempestivamente mi ha contattato per verificare la fondatezza di quanto riferito sui social da un ristoratore circa la chiusura del locale per una presunta mancanza d’acqua. Ed invero, contatto il ristoratore è emerso che lo stesso ieri sera decideva di chiudere il locale senza alcuna preventiva richiesta e/o comunicazione a chi di competenza, ciò per consentire un intervento tempestivo, ma decideva di comunicare ai suoi utenti sui social che si spostava in altro locale, di cui lo stesso è proprietario nell’area balneare di Realmonte. Lo stesso ha aggiunto che oggi – giornata di erogazione idrica – ha aperto il locale e che il post era rivolto, appunto , ai suoi utenti. Colgo l’occasione per evidenziare che nei giorni scorsi, da ultimo, come primo Cittadino, mi sono attivata richiedendo di potenziare i contatori nelle aree litoranee di Punta Grande Scavuzzo, dopo aver potenziato i contatori di Giallonardo/Pergola nonché delle altre arterie, al fine di scongiurare situazioni di criticità nella Città della Scala dei Turchi che, ad oggi, è riuscita a gestire il servizio. Pertanto, l’articolo pubblicato su varie testate on line – tratto dal post di cui sopra – viene smentito, atteso che nessuna segnalazione di chiusura è pervenuta da parte dei locali.
Colgo l’occasione per confermare che ci siamo, stiamo lavorando, siamo vicini ai cittadini, ai ristoratori nonché ai disabili e agli anziani, ma prima di fare comunicazioni sui social che potrebbero creare confusione e/o se fraintesi ledere l’immagine dell’Ente nonché un grave danno alle attività, sarebbe opportuno contattare chi di competenza e verificare la situazione”.