“Regione”, ok al Consolidato 2022 e al Collegato Ter

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Approvato dal governo regionale il bilancio consolidato per l’anno 2022. Ok in Assemblea al collegato ter alla finanziaria.

Semaforo verde dalla Giunta Schifani al bilancio consolidato della Regione Siciliana per l’anno 2022. A seguito di tale regolarizzazione dei conti sarà riavviato l’iter per le assunzioni previste dai concorsi pendenti. Il documento contabile, adesso sotto esame dell’Assemblea Regionale per l’approvazione definitiva, rappresenta la situazione finanziaria e patrimoniale della Regione e il risultato economico dell’attività complessiva svolta dall’Istituzione attraverso tutte le proprie articolazioni organizzative, enti strumentali, società controllate e partecipate. E il presidente Schifani commenta: “Il mio governo continua spedito nell’opera di messa in ordine dei conti della Regione in modo da avere documenti contabili trasparenti e in linea con le scadenze. Avere dei fondamentali solidi ci permette di conseguire risultati immediati come la ripartenza dell’iter per completare i concorsi pendenti e procedere, finalmente, con le assunzioni. Con le carte in regola possiamo costruire un futuro per la Sicilia fatto di sviluppo, lavoro, crescita economica e miglioramento dei servizi. Proseguiamo quindi nel riallineamento degli strumenti finanziari della Regione nel segno di un virtuoso riordino dei conti. Un ente in equilibrio contabile può così dare risposte puntuali alle esigenze sociali ed economiche della Sicilia”. E l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, aggiunge: “L’approvazione del bilancio consolidato del 2022 accresce l’affidabilità della Regione anche di fronte al mercato e agli organismi di controllo. Continuiamo a perseguire l’obiettivo di dotare la Sicilia di documenti contabili contraddistinti dal rispetto dei principi di certezza e veridicità del bilancio pubblico” – conclude. Nel frattempo in Assemblea, dopo due giorni di confronto, è stato approvato, con 32 voti a favore e 24 contrari, il “Collegato Ter”, un correttivo di 600 milioni di euro alla legge di stabilità, ovvero la terza manovra finanziaria della Regione del 2023. Il testo, in particolare, contiene due importanti misure di sostegno per le famiglie e per i Comuni. La prima norma prevede un contributo alle famiglie al di sotto dei 50mila euro di reddito per compensare l’aumento dei costi dei mutui. Ad erogarlo sarà l’Irfis. Ai Comuni, invece, per la prima volta dopo 12 anni sarà pagata la quarta rata del Fondo Enti locali entro la fine del 2023, favorendo ossigeno alle casse degli enti locali. I due provvedimenti costano alla Regione 120 milioni di euro. E poi sono stanziati 10,7 milioni di euro per il rinnovo del Contratto collettivo dei dipendenti regionali. E ancora, nell’ambito del precariato, per 133 Pip vi sarà la possibilità di stabilizzazione grazie a un emendamento da 4,1 milioni di euro. L’estensione oraria dei lavoratori Asu, invece, sarebbe garantita con 1,8 milioni di euro.

Giuliana Miccichè

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