Secondo le indagini Rita Atria, che studiava a Sciacca, si uccise il 26 luglio del 1992 a 17 anni, una settimana dopo la strage di via D’Amelio perché, proprio per la fiducia che riponeva nel magistrato Paolo Borsellino, si era decisa a collaborare con gli inquirenti.
«Già nel 2020 l’Associazione Antimafie Rita Atria e la testata LeSiciliane avevano reso pubbliche le perplessità su quanto ritrovato nel fascicolo romano sulla morte della giovane Rita, ma né le istituzioni, né la politica, hanno sentito l’esigenza di approfondire», si legge in una nota.