Potrebbe arrivare oggi in Gazzetta Ufficiale e scattare il martedi successivo la riduzione di 25 centesimi delle imposte applicate sui carburanti. Servirà qualche giorno in più, invece, per l’arrivo del decreto legge con tutte le altre norme, dalla sterilizzazione degli aumenti di energia per le famiglie sotto i 12mila euro di Isee alle rate per le imprese in difficoltà, fino al prelievo del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche.
Le misure adottate valgono nel complesso 4,4 miliardi, ma questo non basta a frenare un vero e proprio coro di critiche, più o meno aspre. Dalle imprese ai sindacati, dai consumatori ai partiti, tutti chiedono di più. Lo sconto di 25 centesimi al litro non accontenta poi i consumatori, che criticano sia l’importo insufficiente a colmare il divario con gli aumenti subiti, sia il fatto che l’intervento sia limitato nel tempo.
Ma c’è anche la reazione contraria delle società che distribuiscono e stoccano i carburanti. Assopetroli e Assoenergia spiegano che con il taglio delle accise i carburanti già immagazzinati con la vecchia accisa saranno venduti con la riduzione e quindi «subiranno una fortissima svalutazione rispetto al prezzo di carico» con un «danno enorme per il settore distributivo» che annuncia una mobilitazione.