A Favara, ogni cumulo di rifiuti, ancora non raccolto è un cazzotto allo stomaco dei favaresi. La disorganizzazione della logistica di RTI SEA ISEDA è sotto gli occhi di tutti. La raccolta dei rifiuti avviene con la velocità di un Bradipo. Nessuno dei “tecnici” della spazzatura, parla di sanificazione del territorio, “ostaggio” infinito della spazzatura (l’appalto milionario dovrebbe comprendere anche questo ciclo?).
Non dobbiamo dimenticare che l’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha comportato, nel settore dei rifiuti, numerose criticità legate alla garanzia della tutela della salute pubblica e dell’ambiente, alla sicurezza per i lavoratori del settore nell’assicurare il mantenimento del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. La fase più critica nel ciclo dei rifiuti è stata osservata nella gestione dei rifiuti urbani per la possibilità, laddove i rifiuti vengano in contatto con il virus, di trasformarsi in oggetto o veicolo di trasmissione dello stesso. Forse Favara è nata sotto una cattiva stella. Del problema “munnizza” non se ne parla tra gli scranni dell’Assemblea Regionale Siciliana, non se ne parla nei “salotti” della politica che conta, non ne parlano nemmeno i politici che hanno ricevuto tanto dai favaresi. Su grave problema della “munnizza” che ha sconvolto Favara, i cittadini hanno una grande voglia di riscatto.
“Non possiamo abituarci alla “munnizza” perché farlo significherebbe rassegnazione, apatia, inerzia, indifferenza” . “Bisogna difendersi e battersi, affinchè Favara torni una Città pulita” ripete il delegato SGB di Favara Filippo Baio.