Secondo appuntamento con la rassegna “Riflessi culturali” al Palacongressi di Agrigento. Il prossimo 30 novembre andrà in scena “Empedocle” di Filippo Portera, la prima opera monotematica che parla del grande filosofo akragantino.
Si tratta di una “teurgofonia”, un’opera musicale in due atti che vede in scena sette personaggi, coro, orchestra, elettronica e immagini, con momenti di recitazione classica che si fondono con la ricerca e l’innovazione musicale e poetica.
Nell’ opera “Empedocle” ogni suono, ogni parola, ogni movimento, viene plasmato ed assume un’entità particolare, inaspettata e necessaria. La musica sarà l’asse portante della messinscena: si passerà dai concetti classici a quelli più contemporanei di ricerca profumati di jazz, per coinvolgere a livello emotivo e sensoriale, un pubblico diversificato sia per età che per conoscenze personali.
“ ‘E’ bello essere digiuni di malvagità, è un fatto di necessità’. Questi i versi, tratti dai frammenti di Empedocle, riassumono lo spettacolo – spiega Portera -. Sono particolarmente lieto che ad interpretare Empedocle sia, come attore protagonista, Gaetano Aronica che stimo, sia dal punto di vista artistico che umano”.
Le musiche e la regia sono di Filippo Portera, i testi poetici in endecasillabi sciolti di Nuccio Mula, mentre la parte vocale dell’opera è affidata al Coro Magnificat, diretto dal maestro Lilia Cavaleri. Lo spettacolo avrà inizio alle 20.30 ed è ad accesso gratuito.