La Sicilia da lunedì tornerà in zona gialla. L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, era nell’aria da alcuni giorni, considerato che tutti i dati provenienti dall’isola erano incoraggianti.
Ma la certezza si è avuta solo nel pomeriggio, quando il monitoraggio Iss-ministero della Salute ha certificato che la Sicilia è la regione italiana con il più basso indice Rt puntuale: 0,66% a fronte di una media nazionale dello 0,95%. Non l’unico elemento necessario per decidere la nuova classificazione, ma certamente un dato fondamentale. Al quale si sono aggiunti anche i numeri del bollettino quotidiano sull’andamento dei contagi: 491 nuovi positivi rispetto ai 760 del giorno precedente con un tasso ancora in discesa al 2,1%, 21 morti (cinque in meno di ieri) e ben 1.818 guariti. Per non parlare del calo costante dei ricoveri di pazienti Covid.
Il risultato raggiunto in meno di un mese dall’isola, che scivola al dodicesimo posto per nuovi casi, è legato anche alla scelta del presidente della Regione Musumeci e dell’assessore alla Salute Razza di sollecitare al governo nazionale il 23 gennaio scorso la zona rossa quando i dati non imponevano questa decisione.
L’indice Rt non è l’unico record conquistato dall’isola sul difficile fronte della lotta al Covid. “Ad oggi soltanto la Regione Siciliana ha trasmesso la richiesta di accreditamento della prima “tranche” di trasferimenti finanziari previsti per l’attuazione del piano di ristrutturazione delle rete ospedaliera per il contrasto alla pandemia” scrive Domenico Arcuri, commissario all’emergenza Covid, al presidente nazionale di Ance Gabriele Buia che nei giorni scorsi aveva inviato una nota per segnalare che imprese già a lavoro per potenziare la rete dei nosocomi non sarebbero state pagate dalla regioni. “Ho impartite le disposizioni del caso – aggiunge Arcuri – per l’immediato trasferimento alla Regione Siciliana degli anticipi dovuti avendo acquisito il 10 febbraio la documentazione necessaria e l’indicazione del codice Iban” sul quale accreditare le somme”.