Si infiamma lo scontro sul caro voli in Sicilia. L’amministratore di Ryanair bolla come “spazzatura” le accuse di Schifani. La piccata replica del presidente.
Il decreto sul caro voli, appena varato dal governo, acuisce e infiamma le tensioni da tempo insorte, anche e soprattutto in Sicilia, verso le compagnie aeree. Infatti, la Commissione Europea è entrata a gamba tesa sul provvedimento, invitando il governo a dettagliare sulla stretta alle tariffe da e per Sicilia e Sardegna e altri aeroporti italiani. E insorge Ryanair che, tramite il suo amministratore delegato, Eddie Wilson, stronca il decreto definendolo “ridicolo e illegale perché interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme europee: è una roba populista e di stampo sovietico, da cancellare”. E poi aggiunge: “La storia dell’algoritmo per fissare le tariffe è come la fantasia di gente che guarda troppo Netflix, perché a Ryanair non ci sono algoritmi, e la compagnia non fa profili dei clienti. Per abbassare i prezzi occorre aumentare la capacità, cioè aumentare i posti a disposizione. Nelle scuole la prima lezione di economia che ti danno è che, se aumenti l’offerta, diminuiscono i prezzi. Ma se interferisci e restringi i prezzi, le aziende se ne vanno da un’altra parte. E quando scende l’offerta salgono i prezzi. Per cui, se il decreto dovesse rimanere così, invece di aprire nuove rotte da una qualsiasi città italiana, voleremo di più verso la Spagna” – avverte Wilson, che poi punta il dito direttamente contro il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha denunciato la pratica di un “cartello” tra le compagnie per speculare sui costi dei biglietti. E replica: “Chi dice questo dice spazzatura, nient’altro che spazzatura. Non siamo parte di un cartello, non mi lascio insultare. Ryanair ha raggiunto oltre 185 milioni di passeggeri perché abbiamo abbassato i prezzi e diamo valore, non abbiamo bisogno di parlare con compagnie incompetenti”. Immediata è la reazione di Schifani: “L’amministratore di Ryanair, Wilson, spieghi ai milioni di siciliani se non è scandaloso l’atteggiamento di chi approfitta di una situazione di mancata concorrenza, direi quasi di monopolio, per vessare un’intera popolazione con prezzi esorbitanti. E’ una circostanza che stiamo combattendo con le nostre forze e con l’aiuto del governo nazionale, anche grazie all’introduzione tra le compagnie che servono la Sicilia di un terzo vettore che, con prezzi accessibili e con tariffe che non superano mai un determinato tetto, ha favorito la mobilità da e per la nostra Isola. “Spazzatura”, quindi, sono certe condotte che abbiamo segnalato all’Antitrust per ben due volte. “Spazzatura” è far subire ai siciliani prezzi spropositati quando vogliono spostarsi per Natale o durante il mese di agosto, oppure quando sono costretti a prenotare senza largo anticipo un volo. Ho sempre detto che avrei incontrato l’amministratore di Ryanair se avesse dato chiari segnali di voler ridurre le scandalose tariffe della sua compagnia, per poter concordare le modalità. Ma l’arroganza dimostrata dalle offensive dichiarazioni del suo capo, hanno impedito qualunque tipo di mediazione”.
Giuliana Miccichè