San Calò si, San Calò no. Il consiglio del tuttologo adesso anche sancaloriologo

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Un soggetto che svolgeva l’attività di avvocato (oggi non può farlo più perchè si è autocancellato dall’albo) da tuttologo si trasforma anche in sancaloriologo e invita il Prefetto di Agrigento, anche con modi assai scurrili (“signora Prefetto come pensa di gestire Agrigento con simili stupidaggini allo stato puro…”) a riflettere sulla possibilità di far realizzare la festa di San Calogero.

E poi il tuttologo sciorina consigli a destra e a manca “consigli” al massimo rappresentante dello Stato nella città dei Templi. Certo, del resto se parla il “politico più anziano di Agrigento per impegno e presenza” allora lo si deve ascoltare in religioso silenzio. Il più anziano e il più impegnato. Massima carica ottenuta, Consiglio comunale di Agrigento! Alfano, Di Mauro, Mannino, Cimino, Capodicasa, Cuffaro, Granata, Lauricella, il piccolo Sodano, Pullara, La Rocca Ruvolo, Giambrone (e chissà quante me ne scordo) sono da buttare via. Chi è stato ministro, chi vice ministro, chi sottosegretario di Stato, chi presidente della Regione, chi assessore alla Regione, chi ha avuto incarichi di sottogoverno assolutamente prestigiosi. Queste sono bagattelle!

Per “il più importante uomo politico di Agrigento” l’aula Sollano si è trasformata come la casa di Gesù: cu trasi e unnescì cchiù!

Ed in effetti “il più potente uomo politico di Agrigento” non è riuscito nell’impresa di varcare oltre l’aula del Consiglio comunale di Agrigento. In tutte le competizioni elettorali che si sono svolte negli ultimi 25 anni lui ha sempre partecipato solo ed esclusivamente per…partecipare; non certo per vincere, non fosse altro perchè i vastunati che ha preso sono state più micidiali delle frustate che Nostro Gesù Cristo ha dovuto subire durante il calvario, nei pressi di Gerusalemme, prima di essere crocifisso.

Certo, occorre sottolineare che recentemente in uno dei suoi sermoni ha sottolineato come egli stesso “sia stato il mattatore e fondamentale per far vincere l’attuale sindaco Franco Miccichè”. (Giugno, luglio, agosto e settembre un’avissiru a veniri mai…)

Pensate che pur di avere un incarico ha inventato una associazione della quale, probabilmente, sarà il tesoriere. Certamente è un incarico di prestigio! (E poi, quando sostengo di essere l’incarnazione di Napoleone Bonaparte mi dicono che sono un folle!)

Torniamo al santo nero. A nostro modesto modo di vedere le cose, non essendo sancaloriologi, la festa di San Calogero, con tutte le dovute e opportune misure di prevenzione, deve realizzarsi. Non c’è altra soluzione; altrimenti dovremmo richiudere bar, ristoranti, teatri, stadi, scuole, università, bus, treni, aerei, macchine, uffici e persino parcheggiare i monopattini nelle proprie case.

Il pericolo che incombe andando appresso a San Calò equivale allo stesso pericolo di andare allo stadio, al cinema, al bar al ristorante, in pizzeria, sul treno. Ne più nè meno. Tutti posti, questi, strapieni fino all’inverosimile.

In conseguenza di ciò che facciamo, passi indietro? Richiudiamo tutto?

Certo, l’involontario assist regalato dal Commissario straordinario dell’Asp Mario Zappia nel suo punto settimanale all’ex forense permetterà allo stesso, se mai il Prefetto vieterà la manifestazione, di poter dire: “U vidistivu? Iu fici burdellu e u prefettu, si scantà, e fici falliri a festa di san calò…”

Scommettiamo un caffè?

N.B. La foto è di Fofò il satirico.

 

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2 Thoughts to “San Calò si, San Calò no. Il consiglio del tuttologo adesso anche sancaloriologo”

  1. Viky

    Finalmente un articolo scritto senza astio, senza offese e senza incombenti querele. Evviva San Caló. Il problema contagi c’è, è evidente, Ma non possiamo bloccare tutto e aspettare che passi. Buon senso, prudenza e chi è a rischio stia lontano.

  2. Lollo

    Mi piacissi , ca arrispunnissi San Calorio stessu , ad esempio :
    Attia carusu , attia tu comu ti chiami?
    Ma chi ti niscì lu sensu?
    Ma comu? avi cchiossà di 5 anni ca sta nsilenziu , e 2 anni di nfernu pi malatii , e ora (cu educazioni parlannu) scassi li cabbasissi ???
    Talè, Attia tu comu ti chiami? ,Talè falla na vota na cosa giusta , vistu ca c’è tuttu stu cavudu , va iettati a mmari , ca accussi t’arrifrischi u ciriveddru

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