Sanità, la diffida per i direttori sanitari e amministrativi

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L’assessorato regionale alla Sanità ha diffidato i manager a nominare i direttori sanitari e amministrativi entro il 2 settembre. Sono 40 le postazioni da assegnare.

I manager della Sanità in Sicilia si sono ormai da tempo insediati, e adesso, in riferimento alla nomina dei direttori amministrativi e sanitari, ovvero coloro che siedono alla destra e alla sinistra del direttore generale, sulla carta dovrebbe essere il manager a scegliere i suoi primi due collaboratori, attingendo dall’elenco dei 57 idonei per il ruolo di direttore amministrativo e dei 65 per la nomina a direttore sanitario. Non è escluso tuttavia che la manovra di assestamento di ciascuna delle cabine di regia di aziende e ospedali, ovvero direttore generale, amministrativo e sanitario, sia pilotata da logiche di equilibri politici sulla base del peso elettorale emerso a seguito della competizione per i seggi a Bruxelles. Le elezioni Europee sono però trascorse dal 9 giugno, e ancora è fumata nera. Ecco perché adesso l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, e il dirigente della Pianificazione strategica dell’assessorato, Salvatore Iacolino, hanno concesso i tempi supplementari e hanno spedito una diffida a tutti i manager affinchè scelgano i direttori sanitari e amministrativi entro e non oltre lunedì 2 settembre.

Le postazioni da assegnare sono 40: 2 per ogni Policlinico, Azienda sanitaria e Ospedale, che sono in totale 18. Più le 4 dell’Istituto Zooprofilattico e del Cefpas, il Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario. L’intenzione di assegnare alcuni incarichi a direttori amministrativi o sanitari indicati dall’opposizione, al fine di agevolare i rapporti all’Assemblea Regionale, è stata accantonata. Il nodo della matassa più intricato per il centrodestra è stretto nelle Aziende sanitarie e negli ospedali delle tre aree metropolitane, ovvero le province di Palermo, Catania e Messina. In tale ambito sarebbero privilegiati nella scelta il Movimento per l’Autonomia e la Democrazia Cristiana, applicando la regola non scritta che i direttori sanitari e amministrativi siano designati da partiti diversi rispetto ai partiti che hanno ottenuto i direttori generali.

Il secondo nodo è stretto perché Fratelli d’Italia brama più incarichi brandendo la spada dell’essere la prima forza del centrodestra insieme a Forza Italia, che però ha tra le mani i vertici dell’assessorato alla Sanità. Il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso, ha indossato la divisa da vigile del fuoco e ha tentato di spegnere i tizzoni ardenti incontrando singolarmente i leader dei partiti di centrodestra, e anche delle correnti interne, che scalpitano soprattutto in casa Fratelli d’Italia e Lega. Nel frattempo è intervenuta la diffida firmata da Volo e Iacolino col termine del 2 settembre, ricordando che sono già trascorse due proroghe, perché le nomine dei vice del manager sono da deliberare entro 15 giorni dall’insediamento dei manager. La pausa ferragostana è dunque occasione di confronto e concertazione nella maggioranza di governo per risolvere la condizione di stallo.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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