Sanremo e blanco. Pagherei un pozzo di soldi per sapere…

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Devo dire che sono molto sorpreso. A sorprendermi è vedere il mondo di facebook e tutti i social che si sorprendono (scusate il gioco di parole) su quanto accaduto ieri sera su un palco ligure che ormai è un nobile decaduto, quasi peggio del grande fratello.

Perchè questa sorpresa? Perchè tutte queste lamentele? Perchè  tutti questi insulti a quella \”povera gente\” rapper e influencer che oggi hanno avuto la forza di modificare anche la vita di ogni persona, soprattutto i giovani, ammaliati e pazzamente soggiogati (ed in molti casi anche schiavi delle gesta eroiche) dei \”nuovi cantanti italiani\”.

Pagherei un pozzo di soldi per comprendere cosa vi aspettavate ieri sera da il signor blanco? Pagherei un pozzo di soldi per sapere cosa vi aspettate dei prossimi \”consigli\” di tutte le influencer. Pagherei un pozzo di soldi per sapere cosa vi ha stranizzato relativamente al comportamento assunto dal signor blanco. Di cosa siete meravigliati? Cosa vi aspettate!!!

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Pagherei un pozzo di soldi per sapere il vostro pensiero su Amadeus e tutto l\’impero di Sanremo che pur di avere i nuovi cantanti del terzo millennio gli leccano il culo pur di averli sul palco. Peggio ancora se lo schifo visto ieri sera, quella devastazione aberrante, fosse stato premeditato tra il conduttore e quell\’energumeno che adesso meraviglia tutti voi e che vi fa gridare allo scandalo. 

Ipocriti. Lasciatemelo dire: ipocriti. Nessuno guarda sanremo, anzi molti si indignano degli altri che lo vedono. E poi, il giorno dopo, 16 milioni di telespettatori… Ma chi cazzo l\’ha visto sto sanremo, i marziani?

Ho letto una infinità di post di alcuni soggetti che imprecavano contro il giovane di ieri sera dopo la \”battaglia contro i fiori\”. Gli stessi soggetti, fino al giorno prima, vi posso assicurare che hanno adorato come un dio blanco e compagnia cantando. 

Pagherei un pozzo di soldi per capire cosa pretende la gente (che oggi grida allo scandalo) quali effetti educativi possano portare alla luce gente come la ferragni, achille lauro (meno male che ad Agrigento non è successo nulla), blanco, fedez e tanti tanti altri soggiogatori di anime flebili come quelle che oggi, purtroppo, moltissimi giovani mostrano.

Sanremo, dicevamo, peggio del grande fratello. Più che le canzoni tirano di più le farfalle, le tette, i culi, le violenze, la droga, le nuove musiche (!!!) e vedrete che quanto prima anche al festival si potrà assistere ad accoppiamenti sessuali più o meno visibili. Sanremo che appena la scorsa edizione ha deciso di premiare proprio…blanco! 

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E dire che in quel palco ieri sera poco prima era salito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Già, il Presidente; colui il quale ha aperto le danze di una serata che qualche minuto dopo ha visto \”il sistema educativo e pedagogico\”  messo a segno dal signor blanco. Imbarazzante.

Concludo: un vecchio proverbio siciliano recita testualmente: \”ma u babbu cu è cannilivari o cu ci va d\’appressu\”?

Adesso leggete dentro la vostra coscienza…

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2 Thoughts to “Sanremo e blanco. Pagherei un pozzo di soldi per sapere…”

  1. Philips

    Sanremo, che io non ho mai visto, una volta era belle canzoni, eleganza e presentatori come Bongiorno e Baudo. Oggi è un gran casino come del resto è un gran casino la società di oggi. Amadeus, mancato geometra, lo ha detto lui ( cioè titolo nobilissimo comprato), non mi rappresenta nessuno, però in questa brutta società è il ,padrone della RAi (una volta nobile istituzione), cantanti, ma cosa sono, ho letto ieri mattina su un giornale a tiratura nazionale, che l’unico che sapeva cantare era Morandi ( e siamo al vecchio sanremo), influenzer, ( cos’è questa parolaccia) sono quelle persone che stanno rovinando la nuova gioventù. Sono assolutamente d’accordo con te, caro Direttore, siamo alla vergogna, alla volgarità. In ultimo il Presidente che da il via allo spettacolo ignobile, e crea un problema alla RAI. Ho letto, sempre ieri, che la direzione RAI ha saputo dalla stampa della sua presenza, concordata all’esterno della stessa istituzione. . Questo è il mondo di oggi: vuoto e tondo..

  2. Buon giorno Lelio, io ho visto Sanremo, e lo vedo ormai da quasi sempre. Mi piace perchè è uno spettacolo di musica e, per certi aspetti di costume. Non ho mai condiviso però l’utilizzo di un programma leggero e, come direbbe qualcuno, nazionalpopolare, per veicolare messaggi subliminali, aventi natura politica e/o di orientamento delle coscienze. Mi ha lasciato molto perplesso la “benedizione del Presidente”. Sanremo non è la Scala, dove si ascolta la musica e basta. A Sanremo e di Sanremo spesso si commenta, si polemizza e si assiste anche a qualche spettacolo poco decente (non solo Blanco ma anche altre scene che definiamo di spettaco…più o meno gradite e al limite della decenza) che una presenza istituzionale di quel tipo contribuisce se non a legittimare quantomeno a normalizzare nella coscienza collettiva come se si trattasse di cultura ufficiale dello Stato e della maggioranza degli italiani. Ma così non è. Anche se siamo in democrazia, è giusto che la massima Istituzione venga tenuta fuori dalla polemica e dal malcostume. Hai ragione pertanto.. Non possiamo trasformare Grande Fratello e/o Il Festival della Canzone Italiana in un grande social spazzatura e dobbiamo tenere fuori dalla polemica le massime istituzioni e/o il giudizio su questa assurda guerra (anche perchè potremmo non tutti pensarla allo stesso modo). Ricordo che un tempo, con Baudo e/o altri la contemporaneità e le tensioni sociali venivano fatte decantare e tenute fuori dall’Ariston, Ogni epoca ha avuto le sue mode e i suoi personaggi ma alcune figure istituzionali e alcuni atteggiamenti di cattivo gusto devono essere tenuti fuori da Sanremo e invece nell’ultima serata, quasi come una provocazione, assistiamo anche alla presenza del pensatore tatuato in prima fila accanto alla suocera mamma della barbie del social forum mentre Toti, Presidende della Regione, se ne sta (ammucciato) in seconda fila quasi come a dire che questa è la cultura ufficiale e che la politica, quella che una volta era con la P maiuscola, deve chinarsi al social, al cattivo gusto, ancora una volta a dimostrare la crisi delle istituzioni e la credibilità delle stesse. Aiutiamo pertanto, come fai tu, a sviluppare una coscienza non emulativa ma critica nei confronti di quello a cui assistiamo. Comunque, vedrai, torneranno di moda anche i neuroni, dai, non rassegnamoci. Ciao

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