“Scavate i pozzi? No, a Santo Stefano di Quisquina no!”

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Prime repliche allo ‘scarica barile’ dei pozzi praticato dalla Protezione civile siciliana: il sindaco di Santo Stefano di Quisquina, Francesco Cacciatore, non scaverà alcunchè.

Dunque, come ampiamente pubblicato, il capo della Protezione civile siciliana e coordinatore della “cabina di regia” regionale per l’emergenza idrica, Salvo Cocina, ha informato i sindaci agrigentini, convocati sabato scorso dal prefetto di Agrigento, Filippo Romano, che la crisi idrica, grave e in peggioramento, dovrà essere risolta da loro stessi sindaci scavando nuovi pozzi, attivando i già esistenti e requisendo i pozzi privati. Ebbene, il sindaco di Santo Stefano Quisquina, Francesco Cacciatore, ha restituito la ‘patata bollente’ a Salvo Cocina. E ha spiegato: “Respingo con forza la richiesta di ulteriori escavazioni di nuovi pozzi dal bacino idrico della Quisquina, già in questi anni abbondantemente depauperato e violentato. I dati tecnici dicono chiaramente come il livello di soglia della falda si è notevolmente abbassato, vi è un problema ambientale e idrogeologico da salvaguardare che non può essere sottovalutato. Come sindaco indosserò la fascia tricolore non per requisire e individuare nuovi pozzi ma per impedirne la nuova realizzazione”.

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