Più controlli e monitoraggi nelle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) siciliane, per tutelare la salute di ospiti e operatori sanitari contro il coronavirus. Lo chiede Roberta Schillaci, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, che ha presentato un ordine del giorno all’Ars. “Non vogliamo che si crei un caso ‘Pio Albergo Trivulzio’ anche da noi. Ci sono circa 1.600 Rsa in Sicilia – ricorda Schillaci – e ben 200 solo in provincia di Palermo. Alcune di queste si sono trasformate in focolai, provocando vittime tra gli anziani ospiti delle strutture. Esempi a Villafrati, piccolo centro del palermitano, diventato zona rossa con dieci gli anziani morti nella Rsa Villa delle Palme, o l’Oasi Maria Santissima di Troina (Enna), con 162 casi di contagio tra ospiti e dipendenti. Ancora, a San Marco d’Alunzio, nel Messinese, la Rsa Villa Pacis con 11 i contagi e la casa di riposo Residenza Aluntina con 8 contagi, o i 10 ospiti e i 3 operatori sanitari contagiati in una casa di riposo di Canicattini Bagni, nel Siracusano. Insomma, in ogni parte della Sicilia queste strutture ospitano anziani non autosufficienti e con molte patologie, che meritano una particolare attenzione, insieme al personale medico e sanitario. Il governo adotti tutte le azioni necessarie”, conclude Schillaci.
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