I Carabinieri hanno scoperto oltre 70 indebiti percettori del reddito di cittadinanza nella provincia agrigentina. Denunciati alle Procure di Agrigento e Sciacca.
I Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, e del locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, a conclusione di una complessa e articolata attività d’indagine e di analisi documentale, hanno denunciato, alle Procure della Repubblica di Agrigento e Sciacca, 77 tra italiani e stranieri residenti nell’intera provincia, perché indebiti percettori del beneficio del reddito di cittadinanza. L’attività di polizia giudiziaria, che ha interessato complessivamente 4.500 soggetti, ha consentito di riscontrare numerose irregolarità nelle autocertificazioni prodotte, ovvero nelle dichiarazioni sul possesso dei requisiti imposti dalla legge per ottenere il sostegno economico. Ad esempio, non è stato dichiarato lo stato di detenzione o di essere sottoposti a misura cautelare, oppure è stato certificato falsamente di essere residenti nella provincia di Agrigento. Ancora più nel dettaglio, tra gli indagati con reddito di cittadinanza vi sono persone conosciute dalle forze dell’ordine per i loro trascorsi giudiziari, tra spaccio di droga e reati contro il patrimonio come furti e scippi, per i quali hanno già subito dei provvedimenti restrittivi. E poi, ancora, tra gli altri casi, è stato accertato che madre e figlia, nonostante lavorassero in una pizzeria a San Leone, hanno percepito regolarmente il reddito di cittadinanza. E a Naro un imprenditore è stato picchiato da un operaio che ha preteso di essere assunto in nero per continuare ad intascare il reddito di cittadinanza. Le somme indebitamente percepite ammontano a circa 750mila euro. L’Inps procederà al recupero coattivo del denaro, e alla revoca del beneficio introdotto in Italia su iniziativa del Movimento 5 Stelle.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)