Scosse sismiche al Territorio e Ambiente (video)

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Il caso Arata e non solo: l’assessore Cordaro e il primo dirigente predispongono una maxi rotazione ai vertici dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente. I dettagli.

All’assessorato regionale Territorio e Ambiente non si dormono sonni tranquilli. A Palermo in via Ugo La Malfa 169 vi è apprensione e preoccupazione. Tante le cause di turbamento. E l’ultima è l’inchiesta sulle energie alternative, il caso Arata, il re dell’eolico Vito Nicastri, l’ombra di Matteo Messina Denaro, e gli indagati come Vincenzo Palizzolo, ex capo di gabinetto dell’assessore a Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, e il capo della commissione regionale Via – Vas, Alberto Fonte. E non solo. Lo scorso maggio il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha telefonato al suo assessore Toto Cordaro, e gli ha intimato: “Sostituisci subito tutti i componenti della Commissione che si occupa della ‘Via’, la valutazione d’impatto ambientale”. Cordaro gli ha risposto perché? E Musumeci ha spiegato: “Serve respirare aria nuova, e non mi riferisco solo ai tempi di attesa per le pratiche, ancora lunghi malgrado i progressi registrati nell’ultimo anno. Ringrazio gli attuali componenti e il presidente per il lavoro fatto, ma tale Commissione ha bisogno di tecnici che considerino il loro compito un umile servizio e non un potere. Ha bisogno di tecnici che considerino il trascorrere del tempo come una calamità e non un’opportunità. Voglio una Commissione che lavori per accelerare le procedure invece di provare il sadico piacere di infliggere a ogni istanza decine di prescrizioni, spesso discutibili. Così si frena la spesa per gli investimenti e si condanna l’economia siciliana alla stagnazione”. E poi Musumeci ha aggiunto, come se non bastasse: “Ho chiesto inoltre all’assessore Cordaro di proporre la rotazione di qualche dirigente e funzionario interno che si occupa di pratiche autorizzative. Sono certo che potrà essere utile anche questo”. Ebbene tanto ha tuonato che adesso piove: l’assessore Cordaro e il dirigente generale Giuseppe Battaglia hanno predisposto una maxi rotazione dei vertici dell’Assessorato, crocevia di tutti gli appalti e gli investimenti proposti da imprese e privati in Sicilia, e gestore anche del Demanio Marittimo. Dunque, a capo dell’Ufficio Autorizzazioni non vi è più Mario Parlavecchio, che si occuperà di fondi europei, e al suo posto si insedia Salvatore Di Martino, già a capo dell’Ufficio Affari Generali dove nel frattempo è stato trasferito Renato Saverino. Poi, al posto di Alberto Fonte, a capo della commissione Via-Vas subentra il docente universitario Aurelio Angelini, già consulente per i rifiuti del presidente della Regione. Poi, a capo del Demanio Marittimo, con oltre 3mila concessioni sulle spiagge siciliane, è Salvatore Di Salvo. Poi al comando degli Ufficio provinciali Territorio e Ambiente vi sono: a Palermo Salvatore Ansà, a Messina Giampaolo Nicosia, a Catania Antonio Lo Dico, ad Agrigento Olimpia Campo, a Trapani Pietro Miceli, e a Siracusa e Ragusa Francesco Moscuzza. Poi all’Ufficio Pianificazione ambientale dell’Assessorato confermato Rosario Lazzaro. L’assessore Cordaro e il dirigente Battaglia promettono inoltre massima trasparenza e annunciano: “Entro la prima settimana di settembre sarà pubblicato sul sito internet dell’assessorato tutto il protocollo in materia di autorizzazioni ambientali, cioè l’elenco con le domande presentate da imprese e privati in ordine cronologico. Così si eviteranno pressioni interne per cambiare l’ordine delle domande e per fare andare avanti quelle con lo sponsor giusto. Inoltre sarà pubblicato l’elenco di tutte le concessioni sul Demanio, con i canoni versati e l’ampiezza della concessione”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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