Sebastiano è tornato nella sua Sicilia che tanto ha amato. È tornato con la consapevolezza di aver lasciato un segno nel cuore dei suoi cari e dei Siciliani.
Oggi è stata aperta la camera ardente a Palazzo d’Orleans, la seconda casa di Tusa.
Accanto alle sue spoglie mortali, tutti i suoi affetti più cari: il figlio Andrea e la vedova Valeria Li Vigni.
A presidiare la camera ardente gli agenti del corpo forestale e i commessi in servizio d’onore. Alla destra del feretro una foto che lo riprende, il primo giorno di d’ingresso in giunta. Sullo sfondo della camera la bandiera della regione segnata in segno di lutto.
Hanno reso omaggio a Sebastiano Tusa, amministratori in carica e non. Emblematica la presenza di Nello Musumeci (presidente della regione), Leoluca Orlando (Sindaco di Palermo), Gaetano Armao (vicepresidente della regione) e
Carmelo Briguglio (ex assessore regionale).
Intanto, domani alle 10, si svolgeranno i funerali nella chiesa di San Domenico. Sebastiano Tusa sarà tumulato nel pantheon dei siciliani illustri.
Sebastiano Tusa assessore ai Beni Culturali, era tra le otto vittime italiane morte nell’incidente aereo del boeing 737 della Ethiopian Airlines precipitato il 10 marzo 2019 mentre era in volo tra Addis Abeba e Nairobi.
Archeologo di fama internazionale, Sovrintendente del Mare della Regione, era diretto in Kenia, per un progetto dell’Unesco, dove era già stato nel Natale.
Il feretro di Sebastiano Tusa è rientrato in Italia dopo 7 mesi dalla tragedia.
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