Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha disposto il sequestro preventivo del teatro greco di Eraclea Minoa. La decisione della Procura è dovuta alla pericolosità dell’incolumità pubblica della copertura in tubi e lamiera zincata che fu realizzata per proteggerlo dagli agenti atmosferici.
I carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio culturale di Palermo e del Comando provinciale di Agrigento hanno eseguito il sequestro preventivo del bene archeologico, dopo aver verificato le condizioni di conservazione del Teatro Greco e del sito archeologico.
Le indagini coordinate dalla procura procura di Agrigento hanno ipotizzano i reati di omessa collocazione o rimozione di segnali o ripari e omissione di lavori in edifici o costruzione che minacciano rovina.
E’ stato iscritto nel registro degli indagati il direttore pro-tempore dell’Ente Parco Archeologico di Agrigento, il sito archeologico è stato affidato alla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Agrigento fino alla conclusione dei necessari lavori di messa in sicurezza dell’area.
Il teatro risale al IV-III secolo a.C. ed è ubicato nella cavità della collinetta a Nord dell’abitato, costruito in conci di marna arenacea per la maggior parte degli ordini dei sedili mentre la parte sottostante è situata nella roccia. La marna è un materiale che, se esposto agli agenti atmosferici per lunghi periodi, è soggetto a deterioramento. Per tale motivo la Soprintendenza dei Beni culturali e archeologici di Agrigento aveva affidato, negli anni Sessanta, a un importante architetto dell’epoca l’incarico di studiare l’isolamento del monumento, coprendo integralmente la cavea con una vetrina incolore e trasparente. L’architetto progettò e fece realizzare una copertura in plexiglass che, alla lunga, anziché proteggere il teatro ne stava provocando la distruzione e che, quindi, venne rimossa e sostituita negli anni Novanta, in via provvisoria, con la struttura ancora oggi montata a copertura del teatro, struttura costituita da pannelli in materiale plastico, sorretti da una struttura di tubi innocenti. Gli accertamenti svolti dai carabinieri, dei vigili del fuoco e dei consulenti tecnici dell’autorità giudiziaria hanno fatto emergere che l’attuale copertura costituisce un pericolo per la pubblica incolumità, poiché la sua integrità non è sufficientemente garantita in presenza di vento e di agenti atmosferici avversi. Per le criticità evidenziate durante le indagini, hanno diretto il il procuratore Luigi Patronaggio a firmare un provvedimento di sequestro preventivo sia del teatro che della relativa area antistante ed è stata disposta l’installazione di idonea segnaletica per interdire l’accesso al pubblico.