Lo scorso 9 dicembre i Carabinieri e la Squadra Mobile di Agrigento hanno arrestato due fratelli di Canicattì, Antonio Maira, 69 anni, e Giuseppe Maira, 63 anni. Sono indagati di usura ed estorsione aggravata. Su un prestito di 25mila euro concesso nel 2016 ad un imprenditore edile del posto, concordando con lui 2500 euro di interessi al mese in attesa della restituzione del capitale, e dopo aver già ottenuto 80 mila euro, avrebbero preteso ancora denaro dietro gravi minacce. Ebbene adesso i Carabinieri della Compagnia di Canicattì e gli Agenti della Squadra Mobile di Agrigento, coordinati dalla Pubblico Ministero, Elenia Manno, titolare dell’inchiesta, nel corso di una serie di perquisizioni hanno sequestrato più di 430mila euro nella disponibilità dei due Maira e custoditi dai loro familiari. Ciò ha ulteriormente aggravato il quadro accusatorio, aggiungendo elementi che hanno permesso agli investigatori di rintracciare denaro contante e buoni fruttiferi postali per un valore assolutamente ingiustificato in relazione ai redditi dimostrabili dagli indagati. Il gip del Tribunale di Agrigento ha condiviso l’ipotesi che si tratti di denaro provento di delitto e ne ha disposto il sequestro preventivo.
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