Ogni anno, centinaia di bambini e adolescenti insieme alle loro famiglie, sono costretti a costosi e disagevoli viaggi della speranza, presso centri del Nord, specializzati in reumatologia pediatrica, per avere una diagnosi e/o per avere assistenza e cure adeguate, il tutto a carico della Regione Siciliana, che se da un canto non riesce ad evitare difficili ed onerosi spostamenti, dall’altro è danneggiata dai conti che puntualmente deve pagare alle aziende sanitarie del Nord per le prestazioni rese agli utenti siciliani. A Catania esiste un Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione Diagnosi e Cura delle malattie Rare Reumatologiche del bambino allocato presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria – Policlinico- V. Emanuele di Catania di cui è responsabile la dott.ssa Patrizia Barone, che dopo un’esperienza ventennale nel campo della reumatologia pediatrica, si prodiga nell’assistenza ai bambini affetti da tale patologia eseguendo pure infiltrazioni intraticolari, al pari dei Centri del Nord. Purtroppo, dopo alcuni pensionamenti, la dott.ssa Patrizia Barone, si è ritrovata ad essere l’unico medico, oltre che Responsabile, del Centro di Riferimento, in quanto, il Governo Regionale, non risulta avere previsto alcuno stanziamento supplementare per l’assunzione di almeno due pediatri e due infermieri da destinare al Suddetto Centro, né la Direzione Sanitaria dell’Azienda, in assenza di risorse supplementari o di indicazioni espresse da parte dell’Assessorato Regionale, ha inteso riprogrammare la collocazione del personale medico pediatra in organico in guisa da destinare al suddetto Centro, almeno un pediatra, come supporto e per le eventuali sostituzioni ed almeno un infermiere dedicato.
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