Sicilia: 15 infrastrutture o si muore

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UnionCamere Sicilia ha presentato il “Libro bianco” delle infrastrutture in Sicilia. Sono 15 le opere, di cui 3 interessano Agrigento, essenziali per rendere l’isola un hub commerciale internazionale. I dettagli.

Le imprese siciliane tramite le Camere di Commercio lanciano un appello a dotare l’isola di 15 infrastrutture proritarie. UnionCamere, in collaborazione con UnionTrasporti, ha redatto l’elenco dei 15 traguardi, ritenuti condizione essenziale, “sine qua non”, per rendere la Sicilia l’hub commerciale del Mediterraneo verso il Nord Europa. Si tratta di un “Libro bianco”, intitolato “Progetto infrastrutture”, e delle 15 opere indicate 8 sono ritenute indifferibili, ovvero: l’alta velocità Palermo-Catania, l’ammodernamento a quattro corsie della Palermo-Agrigento, la ferrovia Messina-Catania, il completamento del raddoppio ferroviario Palermo-Messina, la Ragusa-Catania, la velocizzazione della ferrovia Catania-Siracusa, la pedemontana di Palermo col collegamento al porto e il Ponte sullo Stretto di Messina. Le altre 7 sono l’intervalliva Tirrenico-Jonica, il completamento della Siracusa – Gela, la tangenziale di Agrigento, il collegamento del porto di Augusta, l’interporto di Termini Imerese, il collegamento dell’aeroporto di Trapani Birgi e il terminal cargo all’aeroporto di Comiso. Le imprese siciliane sono costrette per l’85% a scegliere il trasporto su strada, ed è una condizione negativa di partenza, che, aggiunta agli altri fattori di tardato sviluppo che riducono la competitività dei prodotti, ha provocato nel 2023 un crollo delle esportazioni pari a 8 miliardi di euro, il meno 19,3%. 

Pino Pace, presidente di Unioncamere Sicilia, spiega: “Il ‘Libro bianco’ si può dire che sia stato scritto dalle imprese che soffrono quotidianamente le conseguenze di una lotta impari. Indica come mettere le catene produttive e gli operatori del trasporto nella condizione di disporre di una rete di nodi logistici e di strade e ferrovie veloci concepita per il trasporto intermodale ferro-nave e ferro-aereo e per le autostrade del mare. Infatti, l’attrattività commerciale della Sicilia si gioca sulla sostenibilità, rapidità ed economicità del trasporto: tre elementi che insieme possono rafforzare l’export dell’Isola e la nascita di poli di investimento e di interscambio Europa-Mediterraneo favoriti dalle opportunità della Zona economica speciale, la Zes unica” – conclude Pace.

A stretto giro di posta interviene Raffaele Celia, direttore regionale Anas Sicilia, che, a fronte dell’intervento del presidente Pace, precisa: “Nel nostro piano di investimenti da 17 miliardi in Sicilia, sono in corso manutenzioni programmate per oltre 2 miliardi, nuove opere per 3,5 miliardi e progettazioni per 10 miliardi. I cantieri avviati riguardano molte delle priorità del ‘Libro bianco’, come la Ragusa-Catania, il primo lotto della Palermo-Agrigento che sarà definito entro la primavera e il secondo che si sta progettando, poi la Nord-Sud e la Agrigento-Caltanissetta che si stanno completando. Inoltre si sono conclusi i dibattiti pubblici sulla tangenziale di Agrigento e sulla Castelvetrano-Sciacca. Anas infine è pronta ad avviare il dibattito pubblico sul progetto della pedemontana di Palermo e sta concordando con la Regione il calendario degli incontri”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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