La pandemia coronavirus, Musumeci: “La Sicilia non è in zona d’emergenza e siamo tra i primi in Italia per percentuale di vaccinazioni sulla popolazione”.
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, interviene nel merito della gestione della pandemia coronavirus, in Sicilia come fuori Sicilia, perché poco o nulla cambia. Infatti Musumeci sottolinea che non vi sono differenze di approccio, prevenzione e cura, e afferma: “Con il covid abbiamo imparato a rivedere quali sono le necessità del territorio. La sanità, non solo in Sicilia ma in tutto il mondo, ha dovuto fare i conti con una programmazione che debba tenere in grande considerazione le malattie infettive”. E poi, nell’ambito dell’attivazione delle terapie intensive, Musumeci prospetta: “La terapia intensiva già da anni in Sicilia era carente, e per questo noi avevamo lanciato un grido d’allarme con il piano regionale della salute. Alla fine di questa estate la struttura sanitaria regionale si sarà dotata di nuovi reparti, di nuovi posti letto in terapia intensiva e sub intensiva, ma anche di centri specializzati per la riabilitazione respiratoria. E’ un segno evidente che abbiamo imparato la lezione che sulla sanità, per raggiungere obiettivi concreti, non si risparmia ma si lotta contro gli sprechi. E’ un atto dovuto che noi stiamo compiendo”. E poi, in riferimento alle zone rosse, Nello Musumeci ha spiegato: “Le zone rosse non si pensano, si decidono nel tempo di qualche ora, non si pianificano. Se il numero dei contagi è particolarmente alto, e arriva la conferma da parte del Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria e la richiesta non vincolante dei sindaci, quel Comune viene dichiarato zona rossa. Ciò diventa una necessità per evitare che il contagio possa dilagare, e resta sempre una scelta sofferta”. E poi, ancora, a proposito dell’eventuale transito della Sicilia in zona rossa, il presidente della Regione frena e rassicura così: “Oggi la Sicilia, nonostante l’aumento dei contagi nell’ultima settimana, non può considerarsi in zona di emergenza. La Sicilia ha oggi numeri che ci pongono in testa tra le regioni italiane per la percentuale di vaccinazioni sulla popolazione. Se arrivassero, come sembra debbano arrivare i primi di aprile, le quantità di dosi che abbiamo chiesto e che ci sono state promesse, io sono convinto che entro il mese di settembre potremmo immunizzare la stragrande maggioranza di siciliani”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)