Sicilia, infrastrutture e trasporti

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Vertice a Roma tra De Micheli, Musumeci, Provenzano e Falcone: trasporti e collegamenti aerei sul tavolo della discussione. I dettagli.

Eccoli qui. Si sono seduti attorno allo stesso tavolo. A Roma, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Da sinistra Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, poi il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, poi il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, e poi la ministro alle Infrastrutture ai Trasporti, Paola De Micheli. I quattro (come i Quattro dell’Ave Maria, ricordate il film western?) hanno discusso in genere di trasporti in Sicilia e, in particolare, di aerei e collegamenti da e verso la Sicilia, mai come adesso nell’occhio del ciclone delle polemiche. E proprio adesso perché la Sicilia, a vocazione turistica, vorrebbe che si atterri e si decolli agevolmente, per assecondare i flussi turistici e rimediare al collasso economico del settore provocato dal coronavirus. E invece al momento si procede in senso contrario. Ordunque, nel corso della riunione tra i quattro è stato deciso che la prossima settimana si svolgerà un altro incontro al ministero della De Micheli con le compagnie aeree minori. E parteciperà anche l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile. E poi, entro 15 giorni, dunque non oltre giugno, sarà costituito un “Tavolo” permanente sulle infrastrutture strategiche siciliane, così come richiesto dal governo Musumeci con un’apposita delibera di giunta. Poi, altra questione affrontata è stata la manutenzione della strade secondarie, ovvero le provinciali non gestite dall’Anas ma dalle Province che, come ripete in ogni occasione Musumeci, dopo la riforma e la dieta dimagrante non sono più in grado di sostenere finanziariamente la manutenzione delle strade di competenza. Ecco perché Musumeci batte cassa allo Stato e ha annunciato che al più presto spedirà al ministero a Roma un Piano della viabilità provinciale, per la nomina di un commissario (atteso dall’epoca di Toninelli ministro) e per sostenere le spese. Infatti, si prevede che nel portafogli di tale commissario siano inseriti oltre mezzo miliardo di euro tra fondi regionali e statali. E Nello Musumeci, rientrando a Palermo da Roma, commenta: “E’ solo un primo passo. Ho ribadito con chiarezza alla ministra De Micheli che la condizione della mobilità e delle nostre strade è davvero insostenibile e non più rinviabile. Ho colto interesse e disponibilità. Vedremo nelle prossime settimane”. Nel frattempo, si risveglia dal “letargo coronavirus” l’aeroporto “Falcone e Borsellino” a Palermo, dove finora, durante l’emergenza covid, ha volato solo Alitalia, e dove da ora in poi voleranno nuovamente tutte le altre compagnie, nazionali e internazionali, anche oltre confine italiano.

(Angelo Ruoppolo, Teleacras)

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