Seppur sembra che qualcosa possa cambiare nell’immediato e in prospettiva, rimangono vivi le problematiche inerenti la prevenzione incendi tra problematiche sul settore forestale, tema riforma e fondi disponibili da capire. Arrivati già a Maggio, una parte dei forestali, cioè coloro che devono effettuare 151 giornate l’anno, stanno già svolgendo le visite mediche in alcune province.
Lavoratori che sulla carta, dovrebbero iniziare l’attività lavorativa nei cantieri entro le seconda decade di maggio e da qui, sperare (per l’ennesima volta) che possano esserci delle buone notizie dal fronte governativo. I lavoratori di fascia 101 e 78 ancora fermi tentano di focalizzare che giugno potrebbe essere il periodo in cui si possono aggregare ai colleghi ma, su ciò ancora rimangono incerte date e situazioni di merito. Prevenzione che rimane il chiodo fisso di una problematica generale che non si vuole risolvere anzi, si cerca di risolverla con la nuova tecnologia che potrebbe mettere in atto un sistema di videosorveglianza solo per tamponare o arginare il piromane di turno.
«Certamente il problema non si può risolvere con i soli Canadair ed elicotteri antincendio che svolazzano nei cieli, – dice Antonio David di ForestaliNews – andando a sperperare migliaia di euro per i lanci, così come sui droni, ma bisogna andare alla radice e in fondo al sistema da cambiare e cioè, con zappa e messa in campo dei forestali in tempi preventivi, e non nei mesi in cui l’incendio fà il suo corso. Lavoratori che attendono le loro sorti lavorative e il loro futuro in un settore sempre più carente nell’organizzazione e nella gestione di un patrimonio che avrebbe bisogno giornalmente del forestale, così come dicono tutti i sindaci siciliani, e non per qualche mese l’anno ma questo ormai è risaputo da tutti tranne per la politica e chi gira attorno ad essa».