Sicilia, Province salve

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Accordo tra Stato e Regione per il salvataggio finanziario delle Province siciliane. L’intervento di Musumeci e di Orlando. Scettico Cateno De Luca: “Il 15 maggio marcia a Palermo”.

Le Province siciliane sono salve. Almeno per il momento. Come se fossero state punte da una iniezione rivitalizzante ma con effetto a scadenza. E così è secondo Cateno De Luca, che ha confermato la marcia dei sindaci a Palermo mercoledì prossimo 15 maggio. Dunque, Stato e Regione si sono stretti la mano attorno ad un tavolo di trattativa al ministero dell’Economia, tra il ministro Tria, la ministro per il Sud, Barbara Lezzi, e il presidente della Regione Sicilia. E Nello Musumeci annuncia i termini dell’accordo e spiega: “Poniamo fine alla lunga agonia delle Province in Sicilia. Dopo mesi di estenuante confronto con il governo nazionale siamo riusciti a ottenere il miglior risultato possibile. Le Province siciliane potranno disporre, entro giugno, di altri 100 milioni di euro, per spesa corrente, in aggiunta ai 102 milioni già erogati dalla Regione nell’aprile scorso. Abbiamo anche ottenuto l’inserimento di deroghe normative all’approvazione dei bilanci e dei rendiconti. Con tali deroghe normative le Province potranno approvare gli strumenti contabili e, quindi, rimettere in moto la macchina degli investimenti. Inoltre, secondo la nostra proposta, approvata già dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale, le Province potranno disporre di altri 500 milioni di euro, ottenuti nell’accordo che abbiamo firmato col ministro Tria nel dicembre scorso, e che sono destinati ad opere pubbliche. E poi l’intesa col governo nazionale prevede che, con la prossima Legge di bilancio dello Stato, la finanza locale sarà trasferita alla Regione e sarà finalmente adeguato al resto d’Italia il meccanismo del prelievo forzoso dalle Province per la compartecipazione al risanamento del debito pubblico. Infine, abbiamo chiesto e ottenuto da Roma che i 140 milioni che la Regione anticipa per le Province, prelevandoli dal Fondo di sviluppo e coesione, saranno rifinanziati nell’ambito della futura programmazione 2021-2027 dello stesso Fondo di sviluppo e coesione. E’ un sacrificio che il governo regionale compie con convinzione per ridare finalmente alle ex Province dignità istituzionale e ruolo nello sviluppo del territorio” – conclude Musumeci. Apprezza il sindaco di Palermo e presidente regionale Anci, l’associazione nazionale dei Comuni, Leoluca Orlando, che commenta: “L’accordo raggiunto tra lo Stato e la Regione Siciliana rappresenta finalmente un primo passo verso una soluzione della fin troppo lunga crisi delle ex Province siciliane. Gli ulteriori 100 milioni che saranno destinati alle Province, unitamente all’approvazione di un pacchetto di norme che consentiranno di riprendere la gestione ordinaria e liberare gli investimenti, sono certamente una risposta concreta. Si tratta di un risultato che si è potuto ottenere anche grazie al decisivo impegno che l’Anci Sicilia ha portato avanti in numerosi incontri di carattere nazionale e regionale. Restano però ancora da definire sia sul piano finanziario sia sul piano istituzionale quelle condizioni che possano strutturalmente fare riacquisire alle Province una funzione strategica sul territorio e consentire loro di poter erogare i servizi. Per tali ragioni continueremo, come fatto fino ad ora, a incalzare i governi nazionale e regionale”.

 Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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