Incidenza dei positivi in Sicilia al 3,4%. Ancora elevato il numero dei non vaccinati. Secondo gli esperti sarà inevitabile la terza dose più o meno per tutti.
Sono 464 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 13.504 tamponi processati. L’incidenza è al 3,4%. La regione è seconda per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 17.568, con una diminuzione di 848 casi. I guariti sono 1.229. Le vittime sono state 13, per un totale dei decessi a 6.769. I ricoverati ordinari sono 623, 33 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 80, 2 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 98, Catania 186, Messina 5, Siracusa, 71, Ragusa 22, Trapani, 52, Caltanissetta 17, Agrigento 13, Enna 0.
Nel frattempo, come già prospettato, la Sicilia forse rientrerà in zona bianca da lunedì prossimo 4 ottobre. Infatti, la regione, che si appresta a trascorrere un’altra settimana in giallo, ha i dati di riferimento in miglioramento. L’auspicio è che il trend si confermi tale e si consolidi nel corso dei prossimi giorni. A fronte del parametro del tasso di occupazione ospedaliera delle terapie intensive, adesso è al 9,8%, e il tetto da non superare è il 10%. I ricoveri ordinari sono di poco sopra il limite, il 15,4%, e la soglia è il 15%. L’incidenza è sopra i 50 casi per 100mila abitanti, precisamente 79,5, ma si resta in zona gialla solo in caso di superamento di tutti e tre i parametri.
E nell’ambito dei vaccini, sono iniziate le vaccinazioni con la terza dose per i più fragili, e per gli altri prima o poi sarà inevitabile, ma tanti non hanno ancora ricevuto nemmeno la prima dose. Nell’isola, tra gli over 80 vi sono 68.093 uomini e donne del tutto non vaccinati. E tra i 70 e gli 80 anni ve ne sono 83.691.
E a conferma di quanto molto probabilmente sarà necessaria la terza dose più o meno per tutti, accade che nei Pronto soccorso da ultimo giungono anche persone già vaccinate con doppia dose. E il professor Antonio Cascio, infettivologo, commenta: “L’immunità va decrescendo, e, tanto più si abbassa, tanto è più facile che uno possa prendere l’infezione con la malattia severa. Io sono abbastanza sereno, generalmente un vaccinato può sentirsi protetto, però ci sono le eccezioni e le persone fragili che devono essere monitorate, pronti a intervenire con la terza dose”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)