Dopo le recenti tragedie del Catanese, dell’Abruzzo, di Genova e di tanti altri casi che purtroppo hanno tristemente riempito le cronache
nazionali, l’Italia cambia passo e si dimostra leader internazionale sul fronte della sicurezza strutturale ed infrastrutturale.
Da pochi giorni, infatti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilasciato le prime autorizzazioni ai “laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti”, aziende altamente specializzate e con standard elevatissimi
di controllo, a tutela della incolumità e degli interessi pubblici e privati.
Introdotta dal decreto cosiddetto “sblocca cantieri” e poi dettagliata dalla circolare numero 633/19 del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, questa categoria di laboratori integra quelle già da tempo previste all’art. 59 del D.P.R. 380/2001 per
le prove sui materiali da costruzioni e per la geotecnica. “Si tratta – dichiara Andrea Messina dei laboratori Geoservice – di un cambiamento epocale in materia di indagini e monitoraggi strutturali, che già da subito inciderà positivamente sulla sicurezza del Paese e quindi dei cittadini. Immaginiamo – continua Messina – un medico che fa una diagnosi basandosi su una radiografia poco chiara o, peggio, poco certa. Lo stesso vale per i ‘medici’ delle infrastrutture e delle strutture: architetti, ingegneri e geometri da oggi possono e devono finalmente contare su standard di prove all’avanguardia su scala globale su cui fondare le loro valutazioni e i loro studi. Conoscenza è sicurezza”, conclude Messina.