Questo è quanto afferma il testimone di Giustizia Ignazio Cutrò in merito alla rinuncia dello stesso a presenziare ad un seminario, in programma per il prossimo venerdì 10 settembre all’ex collegio dei Gesuiti di Naro. L’appuntamento era stato inserito dall’amministrazione comunale nell’ambito del cartello di iniziative de “Naro estate 2021”.
“Nel ringraziare il Comune di Naro per aver messo a disposizione i locali e per aver patrocinato l’evento, avevo espressamente aderito all’iniziativa promossa da Nicla La Torre di Agende rosse a condizione che dell’incontro non avrebbe fatto parte il sindaco Mariagrazia Brandara. La mia richiesta – dice ancora il testimone di Giustizia – non è dettata da personali antipatie ma semplicemente dal fatto che l’onorevole Brandara, risulta essere indagata in diverse inchieste, fra queste anche quella della procura di Caltanissetta sul cosiddetto “sistema Montante”. È ovvio – dice ancora Ignazio Cutrò – che l’onorevole Brandara, è una donna libera che il nostro ordinamento giuridico definisce non colpevole sino a condanna definitiva, principio che io stesso rispetto e riconosco. Il mio auspicio è che il sindaco di Naro possa, nelle aule dei tribunali, dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli contesta la magistratura ma per evitare possibili strumentalizzazioni, anche di natura politica, ho scelto di declinare l’invito. Anche se non sarò presente fisicamente – conclude il Testimone di Giustizia – voglio comunque lanciare un appello agli amici naresi che è quello di non piegarsi mai alla prepotenza della mafia e di denunciare ogni tentativo di estorsione e di altri episodi illeciti dei quali sono a conoscenza”.