Nuova richiesta di scarcerazione da parte del difensore per il saccense Antonello Nicosia, accusato di associazione mafiosa per essere entrato in alcuni istituti di pena allo scopo di veicolare messaggi ai boss detenuti, sfruttando il suo incarico di assistente parlamentare.
Nicosia, secondo quanto sottolinea il legale con un’articolata istanza composta di oltre sessanta pagine portata all’attenzione del Gip con cui chiede di disporre gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, soffre di asma e rischia di aggravare le sue condizioni di salute in cella. La richiesta si fonda anche sulla carenza del quadro indiziario a suo carico.
Per il legale, dunque, le esigenze cautelari non possono che essere contemplate con le esigenze sanitarie ed i correlati diritti inviolabili individuali, soprattutto nell’attuale fase emergenziale in cui una delle regole fondamentali suggerite per evitare il rischio del contagio da covid 19.