La Procura di Agrigento ha chiesto il rinvio a giudizio di un quarantunenne di Favara A.L., accusato delle ipotesi di reato di violenza sessuale aggravata e lesioni aggravate. La vicenda risale al 16 dicembre del 2021. L’indagato avrebbe convinto la figlia della compagna e una sua amica sedicenne ad andare con lui in auto per andare a cenare in un ristorante del Villaggio Mosè. Durante il percorso, in contrada “Crocca”, con una scusa avrebbe fatto scendere la figliastra, e rimasto solo con l’amica della ragazza l’avrebbe baciata, toccandole la coscia.
Giunti al ristorante l’ha poi condotta in uno sgabuzzino, e dopo averla baciata sulla bocca e sul collo, le avrebbe palpeggiato il seno, infilandole una mano nelle parti intime, non riuscendo a consumare la violenza, per l’intervento di un cameriere. Il pubblico ministero Elenia Manno, titolare del fascicolo, contesta all’indagato anche di avere picchiato la compagna e la figlia della donna arrivate poco dopo. L’udienza preliminare è stata fissata per il 3 maggio davanti al Gup del Tribunale di Agrigento Micaela Raimondo. Il favarese è difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano.