“Termovalorizzatori”, Schifani e i poteri speciali

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Entro il 2023 il presidente della Regione, Renato Schifani, dovrebbe ottenere i poteri speciali per l’avvio delle procedure di costruzione di due termovalorizzatori in Sicilia. L’intervento.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, non dubita più di tanto: entro la fine del 2023 otterrà gli attesi poteri speciali che consentiranno di accorciare l’iter burocratico e di avviare le procedure per la costruzione dei due termovalorizzatori, uno per la Sicilia orientale e l’altro per l’occidentale, preventivati nella scorsa legislatura presieduta da Nello Musumeci. Infatti Schifani ha appena annunciato: “Entro l’anno avrò gli stessi poteri speciali che sono stati dati al sindaco Gualtieri a Roma: mi permetteranno di tagliare i tempi per la realizzazione dei termovalorizzatori in Sicilia. Con il ministro all’Ambiente, Pichetto Fratin, siamo d’accordo. I miei e i suoi uffici hanno già scritto il testo di un emendamento che sarà agganciato a un decreto legge alla ripresa dopo la pausa estiva. Conto di preparare i bandi per la fine dell’anno. Uno dei due termovalorizzatori sarà ubicato, come già preventivato da Musumeci, a Catania, per la Sicilia orientale. E l’altro invece non più a Gela ma nel Palermitano, a servizio della Sicilia occidentale”. La relativa procedura, intrapresa dal precedente governo Musumeci, versa in una condizione di stallo perché all’avviso di manifestazione di interesse non è seguito un bando di gara, e perché non sono stati predisposti dei criteri tecnici di riferimento per la progettazione e l’allestimento degli impianti. Il presidente Schifani e l’assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, hanno poco tempo addietro incontrato il ministro Pichetto Fratin, che ha escluso pregiudiziali da opporre alla concessione dei poteri speciali, e ha affermato: “E’ una valutazione che può essere fatta. Non c’è nessuna preclusione. Mi auguro che in Sicilia siano realizzati i termovalorizzatori. Noi non possiamo avere una situazione dei rifiuti come quella di diversi territori, a sud e a nord. E d’altra parte non possiamo nemmeno far pagare ai cittadini italiani il trasporto dei nostri rifiuti in Germania, dove sono utilizzati per produrre energia elettrica, e poi comprare energia elettrica, quindi far pagare ai cittadini italiani due volte la stessa cosa”. Secondo quanto si prevede, il commissario con i poteri speciali sarà lo stesso Schifani, che a sua volta potrebbe poi nominare due sub commissari assegnando loro competenze specifiche su ognuno dei due impianti che la Regione intende attivare. Con tali poteri saranno applicate procedure agevolate, con tempi stracciati, per le necessarie future espropriazioni e per il rilascio delle autorizzazioni. Si punta a un massimo di 30 giorni e, solo per le Soprintendenze, di 75.

Giuliana Miccichè

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