Toh, si svegliano i \”salvatori\” della sanità agrigentina. Meglio tardi che mai…

Condividi

Adesso si stanno svegliando quasi tutti. Questo giornale, è da almeno 5 anni che conduce una vera e propria guerra per segnalare gli innumerevoli disservizi presenti nella sanità agrigentina.

Tra editoriali in video (una trentina), articoli in primo piano (un centinaio), scontri con i vertici della sanità regionale e locali (da Razza a Margherita La Rocca Ruvolo, Giusi Savarino, da Ficarra all\’attuale commissario Mario Zappia). Insomma, una guerra. Tante promesse, tante idee propositive, soprattutto nel funesto periodo quando perse la vita la collega Loredana Guida per circostanze che dovranno essere chiarite nel corso di un procedimento penale in corso.

E poi foto, denunce, Canicattì, Ribera, Licata. Drammi, promozioni, ritiro di promozioni, accuse, dispetti, minacce. Di tutto di più.

Tutto questo accadeva nel più assoluto silenzio da parte dei colleghi della carta stampata, dei quotidiani online, delle tv. Soli, praticamente soli, abbiamo condotto una guerra mentre i colleghi, probabilmente, o erano nella acque Pie di Montevago oppure a rinfrescarsi le idee in qualche cima (di montagna) tempestosa.

Nelle ultime 24 ore qualcuno si è svegliato da un torpore durato appunto almeno 5 anni, e si organizzano brindisi con tanto di Moet Chandon perchè per una singolare coincidenza (o forse perchè il disastro sanitario agrigentino ormai ha spogliato il proprio re) oggi i Carabinieri del Nas di Palermo hanno \”visitato\” il Pronto Soccorso.

Ottima cosa, questa, anche se pensiamo bene che in questo momento più che i Nas a controllare il Pronto Soccorso e tutta la sanità agrigentina, occorrerebbe un controllo severo con i bazooka nei confronti della politica, dei politicanti, dei mestieranti che giocano ancora con le vite umane, con i dirigenti, direttori e tutti i posti apicali che tengono in vita (ma in realtà siamo all\’encefalogramma piatto…) una sanità siciliana sfasciata in ogni suo punto. In pratica, tutto quello che ha fatto questo giornale in questi ultimi 5 anni. Da solo! Lo ribadiamo almeno altre cento volte, da solo!

Oggi, autoincensarsi serve poco o nulla. Semmai, dopo il letargo, è giusto stare sulla notizia giorno dopo giorno. Prima o poi si stancheranno (i veri responsabili) perchè mentre una sola voce rappresenta l\’anticamera della verità, più voci sullo stesso tema rappresentano le quasi certezze.

Ora spuntano gli eroi e noi, tutto sommato siamo ben felici che i nuovi eroi svegliati da un letargo troppo lungo, adesso si uniscono al coro per dare manforte alla propria terra, ai disagi sanitari che opprimono tutto il territorio da tempo immemorabile. Siamo i primi noi ad essere contenti.

La nostra speranza è che altri \”colossi\” agrigentini della stampa, prendano coscienza, e si occupino meno di gossip (comunemente chiamate minchiate… Che cazzo me ne frega dove dorme Zucchero o se la Incorvaia Klizia ami troppo la sua nuova fiamma e passa le vacanze a Scala dei Turchi?) che lasciano il tempo che trovano, e più di fatti seri, concreti, drammatici come l\’enorme probema della sanità in tutta la provincia di Agrigento, con tutti i disagi dei medici, degli infermieri, degli Osa, di tutti gli operatori del comparto sanitario.

Abbiamo gridato al miracolo quando circa un mese fa Zappia ha aver reso funzionali tutti gli ascensori dell\’ospedale San Giovanni di Dio (oggi nuovamente rotti).

Ma di che minchia stiamo parlando?

Notizie correlate

One Thought to “Toh, si svegliano i \”salvatori\” della sanità agrigentina. Meglio tardi che mai…”

  1. filippo triassi

    Sei semplicemente il migliore. Speriamo che le tue lotte continuino sempre con tutta la tua verve. Lelio carissimo continua la lotta dell’aeroporto perchè pare che anche gli architetti si stiano arrendendo
    .

Leave a Comment