Tra risparmio e investimento, gli italiani chiedono stabilità

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Un popolo di risparmiatori, anche se ancora molto prudenti e preoccupati dal contesto storico ed economico. È questa la fotografia che descrive gli italiani e che viene scattata dall’ultimo rapporto Assogestioni e Censis.

Propensione al risparmio, voglia di investire, ma anche tanta richiesta di stabilità. Ma quali sono i consigli per investire in maniera sicura? Per rispondere a questa domanda abbiamo preso in considerazione una guida dal titolo “Alla ricerca di investimenti sicuri nel 2024? Ecco come e dove investire soldi”, pubblicata di recente da Moneyfarm sul suo blog.

Non esistono forme di investimento sicure al 100%, che garantiscano sicuramente un rendimento altissimo. Esistono però dei modi per affacciarsi a questi strumenti e fanno riferimento a due verbi: diversificare e contenere. Il primo è importante perché permette di guardare ad asset diversi, così da poter bilanciare eventuali perdite di un titolo con i profitti che arrivano da un altro. Contenere, invece, vuol dire sia contenere i costi del nostro investimento e, di conseguenza, contenere i rischi legati a quest’ultimo.

È con questa consapevolezza che gli italiani si devono avvicinare al mondo dell’investimento. Un mondo che, per adesso, è legato strettamente al risparmio. Sono oltre il 76% gli italiani che si definiscono buoni risparmiatori, con percentuali più alte al nord e al centro (77,3%) e leggermente più basse al sud e nelle isole (75,7%). C’è chi investe di più (il 10% degli italiani riesce infatti a risparmiare oltre il 20% del proprio reddito annuo) e chi meno (la maggioranza: il 39% infatti risparmia al massimo il 5% del proprio reddito). Tutti però sono accumunati dagli stessi sentimenti: cautela, preoccupazione, insicurezza e ansia.

Come si legge in questa ricerca condotta da Forbes, oltre il 90% degli italiani guarda con timore all’attualità, segnata da guerre e crisi economiche, con particolare riguardo per i conflitti in Ucraina e Medio Oriente (47,6%) e il cambiamento climatico (37,5%). Paure che vanno a influire, ovviamente, sulle decisioni finanziarie: il 44,2% dei risparmiatori ha modificato l’utilizzo del proprio denaro a causa di tali notizie, il 7% dice di farlo spesso e il 37,2% solo occasionalmente. Incertezza, questa, che ovviamente si riflette anche nelle scelte future: quasi 1 italiano su 2 si dichiara “incerto” sui propri risparmi, il 34% si definisce “pessimista” e solo il 20% “ottimista”. Anche in ambito di investimenti va di moda il “Made in Italy”, nel senso che gli utenti preferiscono affidarsi a strumenti finanziari italiani. Tra questi i preferiti sono i titoli di Stato (41,3%), i fondi comuni di investimento (37,7%), i Buoni postali di risparmio (28,3%), le obbligazioni (26,8%) e le polizze assicurative (23,9%).

Se questo è il presente, dove ci porterà il futuro? Stando alla ricerca quasi la metà degli italiani continuerà a investire il proprio risparmio. L’altra metà chiede maggiore informazione sulle forme di investimento, prodotti eticamente responsabili, costi più bassi e tanta fiducia. Quella che manca per far ripartire il nostro mercato.

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