Turismo, Vittorio Messina: “Il giallo fermerà l’afflusso dei vacanzieri che opteranno per altre zone”

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“Il danno sarà inevitabile, soprattutto per il turismo di prossimità, caratterizzato dai viaggi last minute: come è sempre avvenuto al cambio di colore, chi aveva in mente di spostarsi probabilmente resterà a casa. Ma la batosta arriverà anche sulle prenotazioni già chiuse, quelle di fine agosto, settembre e ottobre, perché le famiglie che avevano programmato un giro nell’Isola punteranno su altre mete, dove non ci sono ancora restrizioni”. L’osservazione è di Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo e di Confesercenti Sicilia, in una intervista rilasciata al Giornale di Sicilia di oggi.

Messina immagina contraccolpi economici a causa della zona gialla che dal 23 agosto potrebbe “colorare” la Sicilia, “compromettendo la stagione estiva dei nostri albergatori e, a cascata, l’andamento di tutta la filiera legata al settore ricettivo, che in questo mese aveva finalmente cominciato a respirare”.

A Vittorio Messina preoccupa “l’effetto scoraggiamento sui turisti e gli avventori”, Infatti, “più cresce la gradazione del rischio epidemiologico, più frenano i consumi. Ma lo scoraggiamento aumenterà pure tra noi addetti ai lavori: se torneremo al giallo, come sembra ormai assodato, il cambio di colore evocherà subito scenari ancor più foschi, da arancione e rosso, e chi magari aveva programmato di allargare la propria azienda probabilmente non oserà investire, anche perché alcune agevolazioni, come ad esempio la moratoria sui mutui, dalle indiscrezioni che filtrano da Roma difficilmente verranno rinnovate. A complicare il tutto, quantomeno nel settore della ristorazione, sarà poi il green pass”.

Messina fa un’analisi del flusso turistico. “Ad agosto, e fino ad oggi, il flusso turistico in Sicilia è stato sostenuto, con un + 20% di presenze (e di fatturato) in più rispetto allo stesso mese del 2020, ma il boom di infezioni che stiamo registrando in queste settimane non può essere certo attribuito ai viaggiatori, altrimenti non si spiegherebbe perché altre regioni, pur avendo il tutto esaurito come in Sicilia, rispetto al nostro territorio contano la metà dei positivi giornalieri”.

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