Ventitrè anni di reclusione sono stati inflitti a Gioacchino Sedita, 35 anni di Racalmuto, resosi responsabile del massacro contro i genitori ai quali, uccidendoli, ha inferto quasi 50 colpi di mannaia. Si tratta del padre Giuseppe Sedita e la mamma Rosa Sardo.
La pena è stata inflitta nel primo pomeriggio di oggi dai giudici della Corte di Assise del Tribunale di Agrigento presieduta da Giuseppe Miceli.
Per l’assassino, reo confesso, la pena è stata ridotta in quanto la nuova perizia eseguita dai medici psichiatri Azzarelli e Giordano, ha riconosciuto all’imputato un vizio parziale di mente. Concesse pure le attenuanti generiche. Le sorelle e altri familiari del 35enne si sono costituiti parte civile, ma due di loro, tuttavia, sono stati estromessi e non avranno alcun risarcimento. Il pubblico ministero Elenia Manno, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto la condanna a 30 anni.