Uccise il figlio in piazza a Raffadali, chiesti 21 anni per un poliziotto

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La Procura generale di Palermo ha chiesto la conferma della condanna a 21 anni di carcere nei confronti di Gaetano Rampello, 59 anni, poliziotto, in servizio al reparto mobile della Questura di Catania, che ha confessato l’omicidio del figlio ventiquattrenne Vincenzo. I giudici della Corte di Assise di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, condannarono il raffadalese, escludendo però le aggravanti della premeditazione e riconoscendo le attenuanti generiche e della provocazione.

L’omicidio è avvenuto il primo febbraio dell’anno scorso in piazza Progresso, a Raffadali, dove i due si erano dati appuntamento, perchè il ragazzo avrebbe preteso 30 euro. Il 59enne, dopo una violenta discussione, ha tirato fuori la pistola d’ordinanza ed ha scaricato 14 colpi contro il figlio, uccidendolo. Il ragazzo, che soffriva di problemi psichici, era stato denunciato più volte dal padre per estorsione e maltrattamenti.

Il processo di appello è arrivato alle battute decisive. Il 16 novembre sono in programma le arringhe di parte civile e quella del difensore dell’imputato, l’avvocato Daniela Posante. Poi sarà emessa la sentenza.

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