Un “patto politico” per il Ponte

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Incontro tra Musumeci, Spirlì e il vice ministro alle Infrastrutture, Morelli: accordo e determinazione per rilanciare il progetto della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.

Dunque, dopo 8 mesi di lavoro, l’apposita Commissione ministeriale di esperti, istituita dall’ex ministra a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Paola De Micheli, si è appena espressa a favore della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, riconoscendolo come opera utile soprattutto per concludere il “corridoio stradale” tra nord e sud Europa. Ebbene, a seguito di ciò, le Regioni Sicilia e Calabria hanno stretto un “patto politico” per rilanciare progetto ed esecuzione del collegamento stradale tra Messina e Villa San Giovanni. Ed a Messina, nella sede del Consorzio autostrade siciliane, si sono incontrati i presidenti Nello Musumeci e Antonino Spirlì, insieme al vice ministro a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Alessandro Morelli, ed agli assessori regionali alle Infrastrutture di Sicilia e Calabria, Marco Falcone e Mimma Catalfamo. E Musumeci ha ribadito: “Il Ponte, dopo un dibattito che è ultrasecolare, aspetta solo l’avvio dei cantieri. Durante l’incontro che abbiamo avuto con l’amministratore di ‘Webuild’, Pietro Salini, pronto a costruire sin da subito, abbiamo precisato che siamo disposti anche a finanziarlo parzialmente. Ma la telenovela del Ponte deve finire. Siamo convinti che ogni altra perdita di tempo sarebbe imperdonabile. C’è il progetto, si risolva il contenzioso, si parta. Ci sono tutte le condizioni per potere porre in termini perentori la realizzazione del Ponte. Reclamiamo a gran voce il nostro ruolo di piattaforma nel Mediterraneo”. Ed il vice ministro Alessandro Morelli ha rassicurato: “Raccolgo il testimone che mi consegnano due regioni che manifestano la loro grandissima determinazione nel realizzare un’opera che personalmente ritengo fondamentale per lo sviluppo del Paese. Se all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza questa struttura non ha potuto trovare spazio, è ora necessario individuare una soluzione alternativa, in una fase in cui Governo e Parlamento stanno immaginando le infrastrutture di respiro europeo del prossimo decennio. E, da milanese, dico che sarebbe assurdo non pensare a collegare quello che sarà il polo logistico più importante d’Europa. Il Ponte sullo Stretto è un’opera da fare il prima possibile per collegare la Sicilia con la Calabria e il resto del Continente. Si tratta di un grande obiettivo che vogliono le regioni, che vuole lo Stato e che speriamo voglia anche l’Europa. Tra le sponde dello Stretto vi sono oltre 40mila viaggi al giorno: è da questo dato prezioso e di notevole importanza che dobbiamo partire per parlare di politiche di rilancio”. Ed a ruota, il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha aggiunto: “Noi non stiamo chiedendo per cortesia ma pretendiamo che Roma si assuma le proprie responsabilità. Il Ponte è il necessario collegamento affinchè due territori che oggi non hanno continuità possano finalmente avere la loro naturale funzione di porta d’Europa”.

 

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

 

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