Progredisce senza soluzione di continuità il trend virtuoso che, nell’arco di questi ultimi anni, ha consentito nella provincia di Agrigento di ottenere una maggiore e tempestiva identificazione di tumori della mammella in fase precoce, quindi maggiormente “aggredibili” dalle cure con conseguente innalzamento delle possibilità di guarigione. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, nell’intento primario di assicurare un servizio continuo e capillare su tutto il territorio provinciale, ha infatti recentemente sottoscritto un’importante convenzione con l’ASP di Catania assicurandosi le prestazioni di lettura mammografica, da remoto, da parte di due radiologi dell’Azienda catanese. L’accordo tra le ASP nasce dall’esigenza di non contrarre le azioni di screening già avviate nelle more che il personale medico agrigentino acquisisca a breve, al pari di quanto già in possesso dei colleghi di Catania, l’accredito del patentino previsto dalle linee guida del Gruppo Italiano Screening Mammografico (GISMa). Grazie alla sottoscrizione dell’intesa il monitoraggio proseguirà ininterrottamente sul territorio provinciale ed un nuovo ciclo di esami diagnostici è in itinere secondo un preciso calendario d’inviti recapitati a casa alla popolazione femminile di età compresa tra i 50 ed i 69 anni. Lo screening viene potenziato anche in conseguenza delle innovazioni nelle dotazioni tecnologiche già attive presso gli ospedali ASP. A queste si aggiunge l’imminente inaugurazione del nuovo mammografo digitale di ultima generazione presso il poliambulatorio di Palma di Montechiaro in grado di garantire gli esami diagnostici di alta qualità anche per il comprensorio di Licata.
Evidenze scientifiche dimostrano che gli screening sono efficaci nel cambiare la storia naturale di alcuni tumori: individuare la patologia in una fase iniziale consente il trattamento con una maggiore probabilità di sconfiggere la malattia. La mammografia, per ciò che concerne il cancro alla mammella, va eseguita ogni due anni a partire dai 50 anni. L’80-90% delle donne con un tumore di piccole dimensioni e senza linfonodi colpiti può guarire definitivamente. Si tratta di una semplice radiografia delle mammelle che vengono appoggiate, una per volta, su un piano scansionate in senso orizzontale e verticale mediante una leggera compressione. La manovra dura pochi secondi ed è importantissima nell’assicurare un’eventuale diagnosi precoce. L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento auspica la massima adesione dell’utenza nel rispondere agli inviti a sottoporsi agli esami preventivi ricordando che gli screening oncologici, in quanto LEA (livelli essenziali di assistenza), sono offerti in maniera totalmente gratuita.