Vanno al cimitero per portare dei fiori ai congiunti defunti e all’interno della cappella di famiglia trovano una bara nuovissima, saldata di fresco. Non riuscivano a credere ai loro occhi i canicattinesi che, consapevoli del fatto di non aver avuto recentissimi lutti, non capivano la presenza di quella bara. Sconcertati e arrabbiati hanno chiamato la polizia. Al camposanto comunale è accorsa una pattuglia del commissariato di Canicattì.
Gli agenti hanno ascoltato i proprietari della cappella e hanno subito provato a capirci qualcosa. Al cimitero, a quanto pare, nessuno sapeva spiegarsi il perché quella bara fosse finita in una struttura dove non avrebbe dovuto starci. E’ stata identificata e immediatamente contattata l’agenzia di pompe funebri e subito è stata fatta chiarezza. I responsabili dell’agenzia avrebbero riferito ai poliziotti che quella bara era stata temporaneamente sistemata all’interno di una cappella privata, in attesa che la tomba dove doveva essere tumulata – a quanto pare a pochissima distanza – fosse pronta.
Una sistemazione provvisoria dunque, ma non autorizzata perché i proprietari della cappella non ne sapevano appunto nulla. I responsabili dell’agenzia di onoranze funebri si sono, ripetutamente, scusati – dopo aver appunto spiegato – con i proprietari della cappella. Non è stata ravvisata – non ce ne sarebbero le condizioni – alcuna ipotesi di reato, anche perché l’agenzia aveva appunto le chiavi della cappella privata.