“Siamo contenti che finalmente, dopo più di un anno e mezzo, i sindacati confederali abbiano espresso l’esigenza di un’interlocuzione con Roma sulla vertenza Asu, condividendo ciò che il Csa-Cisal chiede da tempo. Purtroppo constatiamo amaramente che, al di là delle belle
parole del Governo regionale, fino ad ora nulla è stato fatto per una vertenza che riguarda lavoratori che da vent’anni svolgono funzioni fondamentali in enti locali e privati per un sussidio di circa 593 euro, quindi al di sotto della soglia di povertà. Il tempo delle chiacchiere e dei tavoli è ampiamente scaduto, il Governo dica ai lavoratori se vuole procedere alla storicizzazione della spesa, consentendo così la stabilizzazione di tutti i 4.600 Asu, o se vuole perseverare nell’immobilismo”.
Lo dice Gianluca Cannella del sindacato Csa-Cisal.