Vietati i materassini, “sennò” arriva la procura

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Diciamolo, don Mattia Bernasconi si è trovato proprio una spiaggia fantastica per fare il campo volontariato! Capo Colonna è da sempre una spiaggia vip della costa calabrese.

E diciamo anche che non gli sarebbe dispiaciuta tutta questa notorietà al prete milanese, al netto dell’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Crotone, che però avrebbe fatto meglio ad occuparsi di altro e non di queste baggianate da 4 soldi.

Ok, non lo doveva fare, ha ridicolizzato la la religione cattolica, ma alla fine che danno realmente ha portato?

Sono secoli che le azioni dei preti nuocciono sensibilmente alla collettività e ora andiamo a perseguire il prete che fa l’altare sul materassino.

È solo colpevole di essere l’ennesimo egocentrico come molti suoi colleghi che si curano la barba e portano il Rolex al braccio. Tutto qui.

Perché lo sapeva che sarebbe stato ripreso, che avrebbe fatto “notizia”.

Ma guardiamola la realtà, quella vera non quella montata ad arte:

I pulpiti sono ormai dei luoghi dove sempre meno spesso si spiega e si racconta la parola di Dio e sempre più spesso si esprimono opinioni personali che non interessano a nessuno ma che mirano ad indottrinare e questo sì, che fa male alla collettività.

Don Mattia se la poteva proprio risparmiare questa pagliacciata, perché tale era, considerato – e lui avrebbe dovuto saperlo – che l’eucarestia richiede il raccoglimento, cosa che non poteva esserci sulla spiaggia di capo colonna e comunque era in mala fede, altro che scuse: “non volevo offendere niente e nessuno”.

Voleva farà qualcosa di buono, celebrare messa fuori dalle mura di una chiesa? Poteva trovare un posto dove allestire un altare ma il materassino era davvero una provocazione per nulla intelligente.

La gente non si fa mai i fatti suoi, i telefonini sono il mezzo più comodo e a volte più stupido per veicolare stranezze e fesserie, e la procura avrebbe potuto convogliare energie e carta bollata verso cose decisamente più urgenti.

La spettacolarizzazione del trash, dell’inutile, resta una piaga sociale tanto quanto la pochezza di un sacerdote che quando prende i voti fa voto di povertà, castità, obbedienza e forse si dovrebbe aggiungere decenza, buon gusto, serietà, riservatezza.

Vuoi accompagnare i ragazzi?

Va bene.

Vuoi andare al mare?

E sia.

Ma le pagliacciate no, perché “sennò” poi arriva la procura

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