Prende posizione Santo Pitruzzella, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Agrigento, in seguito all’aggressione di un primario all’ospedale San Giovanni di Dio.
Di Dorotea Rizzo
“E’ davvero inammissibile come non sia ancora stato individuato un metodo che scoraggi le aggressioni al personale sanitario. Nei giorni scorsi è stato aggredito un primario di un reparto del San Giovanni di Dio e, purtroppo, in assenza di adeguati provvedimenti, di sicuro non sarà l’ultimo” – sostiene Pitruzzella
Condividendo il pensiero del Consiglio, Pitruzzella si concentra sulla questione della violenza sugli operatori sanitari contro la quale l’ Omceo è sceso in piazza durante una manifestazione che ha coinvolto anche altri ordini professionali, associazioni e cittadini.
“Crediamo sia opportuno – aggiunge Pitruzzella – individuare ogni possibile deterrente per far sì che episodi di questo tipo non abbiano a ripetersi a danno di chi non soltanto esercita la propria professione, ma si dedica a salvaguardare la salute e la vita umana”.
Anche a Palermo, in questi giorni, non sono mancati episodi di violenza e aggressione contro gli operatori sanitari.
Da ultimo quella accaduta ieri all’ospedale Cervello a danno del primario di endocrinologia oncologica, Alfredo Caputo, colpito alla testa con un tirapugni da un paziente a cui aveva negato la prescrizione di un farmaco e poi finito in sala operatoria . Letteralmente sfregiato, ha rischiato anche la vita per le ferite riportate. Tutto ciò è inammissibile… anche per le continue aggressioni nei pronto soccorso alle quali si uniscono- come abbiamo potuto appurare – anche quelle negli ambulatori, nelle terapie intensive, ambulanze e guardie mediche, non solo in Sicilia ma in tutta Italia. Si tratta di violenze in continua crescita, in maniera più frequente durante i turni serali e la maggior parte – circa il 70%- contro le donne.
“Si tratta di un’emergenza sociale nazionale grave e la risposta deve essere durissima e chiara…” – sostiene Toti Amato, presidente dell’Omceo di Palermo.