“Anche le ultime misure varate dal Governo risultano insufficienti per potere consentire al tessuto imprenditoriale della Sicilia di potere sostenere il peso delle conseguenze dell’emergenza sanitaria in corso, che come ha precisato il Presidente del Consiglio si trova ancora al primo stadio e cioè quello della lotta al virus”. Così il presidente di Confesercenti Sicilia commenta le recenti decisioni del Governo.
“Misure – aggiunge Messina – che non tengono conto della mancanza di liquidità di cui soffrono le imprese a cause del blocco totale delle attività che si è innestato in un contesto economico locale già in grande sofferenza. In questo senso potrebbe essere opportuno che la Regione si adoperasse per una rimodulazione dei fondi europei, non ancora utilizzati, per dare quelle risposte che gli operatori economici reclamavano a gran voce prima ancora dello scoppio dell’emergenza Covid-19”.
“La mancanza di interventi mirati – continua il presidente di Confesercenti Sicilia – rischia di lasciare gli imprenditori dell’isola davanti al pericolo delle intrusioni della criminalità organizzata, sempre pronta a trarre vantaggi da ogni situazione, soprattutto da quelle più difficili..Un pericolo che è stato già avvertito dal Viminale con una circolare della Direzione Centrale Anticrimine con la quale si sollecitano i questori a vigilare su quelle dinamiche che in una situazione come quella odierna può consentire ampi margini di inserimento per le organizzazioni mafiose e pertanto si ravvisa uno specifico sostegno informativo e investigativo si futuri scenari evolutivi. La circolare suggerisce di prestare particolare attenzione alla filiera agroalimentare e a quella delle infrastrutture sanitarie, al comparto turistico alberghiero e a quello della ristorazione ma anche al controllo della distribuzione al dettaglio e della piccola e media impresa”.
“Le iniziative di solidarietà che si moltiplicano in questi giorni e che ci vedono in prima linea . Conclude Vittorio Messina – confermano le difficoltà delle famiglie e delle imprese. Senza interventi efficaci al momento della ripartenza probabilmente saranno la metà a non riuscire ad andare avanti con conseguenze gravissime anche sul versante dell’ordine pubblico e della sicurezza. Un appello accorato rivolgiamo pertanto al Governo e in particolare al Ministro Provenzano affinchè si corra ai ripari per evitare che tra le vittime del Covid-19 possano annoverarsi tante attività economiche con un numero grandissimo di persone confinate in condizioni di estrema povertà”.