“L’aggiornamento del Prg: dopo che il piano è stato votato in Consiglio comunale e dopo l’affidamento degli incarichi specialistici per realizzare gli studi propedeutici alla fase progettuale, contempla un iter che va ad allungare un tempo che è già di suo abbastanza dilatato, come è stato recentemente ricordato dall’ordine degli Architetti della provincia di Agrigento. Mentre si trova invece alla fase dell’affidamento il nuovo piano particolareggiato del centro storico.
Si tratta di temi che, alla vigilia delle elezioni per l’elezione del sindaco di Agrigento, non possono certo rimanere ai margini del dibattito e che meritano grande attenzione, con senso di responsabilità e sobrietà, da parte dei partiti e dei movimenti che appoggiano i vari candidati che aspirano a rappresentarli..
Intanto esiste un’improcrastinabile necessità di realizzare un adeguamento degli strumenti urbanistici per realizzare uno sforzo di creatività che trasformi i vincoli in opportunità di nuova ricchezza. Un’occasione, soprattutto per ridisegnare la città e garantire a tutti un’effettiva fruizione di luoghi, servizi, funzioni in modo da aumentare complessivamente il livello della qualità della vita. Un Piano Regolatore ha la funzione di programmare lo sviluppo di una collettività, e in questo senso va inteso non solo come strumento di sviluppo dell’assetto urbano, ma anche di crescita sociale ed economica e come occasione favorevole per il rilancio delle attività produttive e del commercio locale.
La prima parola d’ordine da recuperare è quella della ricucitura del territorio, anche nel senso di un uso degli spazi che tenga conto delle conseguenze dell’emergenza sanitaria con cui ci siamo dovuti misurare e che segna in maniera irreversibile un nuovo modello di interpretare le relazioni sociali.
Una parola che ci riporta al tema delle periferie, ma anche ad alcune zone in particolare del centro storico, e quindi ad un ineludibile processo di rigenerazione urbana e che deve avere una strategia chiara ed articolata, identificando anche le risorse pubbliche e private coinvolte.
Un processo che deve essere basato su una dettagliata analisi delle condizioni dell’area urbana per assicurare una strategia in accordo con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, facendo il miglior uso possibile delle risorse umane, economiche, sociali e cercando di raggiungere il consenso attraverso la partecipazione e la cooperazione di tutti gli attori interessati alla rigenerazione dell’area interessata.
La filosofia di base dovrà essere quella di integrare i vari quartieri tra di loro, Integrare quindi residenza, lavoro, tempo libero, istruzione, attuando tutte le misure tecniche che consentano la convivenza di queste funzioni.
Occorre dunque nuovamente pianificare le priorità della viabilità nel territorio, supportare adeguatamente uno sviluppo economico tale da garantire un miglioramento dei livelli occupazionali, occasioni di aggregazione e riferimenti socio – culturali e ricreativi, favorire la crescita culturale ed aggregativa delle giovani generazioni con adeguate strutture e sempre migliori professionalità, combattere i fenomeni speculativi, consentire una corretta fruizione dei servizi, soprattutto da parte delle categorie più deboli, anche attraverso una collocazione funzionale delle strutture pubbliche e private ad essi dedicate”.